Casa emergenza Cosenza, M5S: merita risposte risolutive

Anna Franchino


“La matassa dell’emergenza abitativa che qualche settimana addietro ha riguardato la città di Cosenza, conquistandone l’attualità politica, ha potuto sciogliersi solo quando le istituzioni hanno iniziato a dialogare fra loro confrontandosi, al contempo, con chi da anni lotta per salvaguardare le sorti dei cittadini in gravi difficoltà”. Lo affermano in una nota parlamentari Anna Laura Orrico, Alessandro Melicchio, Massimo Misiti e l’eurodeputata Laura Ferrara, tutti del M5s. “L’emergenza, tuttavia – sostengono Melicchio, Misiti e Ferrara – per non rimanere tale, merita risposte e soluzioni che sappiano guardare avanti nel tempo. Per queste ragioni abbiamo deciso di inviare due lettere sulla problematica contenenti proposte per contrastare un fenomeno sempre più diffuso, soprattutto in Calabria, indirizzate al Prefetto di Cosenza Paola Galeone ed ai sindaci dell’area urbana cosentina. Nella prima, a seguito dei colloqui e della collaborazione intercorsa negli ultimi mesi, abbiamo voluto chiedere la costituzione di un tavolo permanente interistituzionale sulla questione del disagio abitativo. Un tavolo permanente di confronto cui far partecipare Aterp, Regione, Comuni, rappresentanti istituzionali del territorio e privati, sotto l’autorità del Prefetto, al fine di creare formule alternative e innovative di recupero di alloggi sfitti da indirizzare a soluzioni di emergenza abitativa partendo da una ricognizione completa del patrimonio abitativo dei comuni dell’area urbana. Attualizzando, innanzitutto, la situazione degli alloggi popolari e recuperando strutture pubbliche da riqualificare e destinare a graduatorie specifiche derivanti da sfratto per morosità incolpevole o per casistiche sociali. Senza tralasciare l’elaborazione di proposte volte all’inclusione sociale affinché il diritto alla casa sia accompagnato da misure di reinserimento, anche lavorativo, nella comunità”. “Nella seconda lettera, invece – sostengono ancora – inviata ai sindaci di Rende, Castrolibero, Mendicino e Montalto Uffugo, nell’informarli dell’iniziativa portata avanti col Prefetto abbiamo chiesto loro se le amministrazioni che guidano abbiano a disposizione strutture o residenze che possano ospitare quanti abbiano bisogno di un ricovero, con particolare riguardo verso le categorie che manifestano maggiori fragilità come bambini, minori, nuclei familiari. Il futuro dei piccoli e medi centri, soprattutto quelli che abbiano contiguità territoriale, risiede, infatti, nella capacità di fare rete ed affrontare unitariamente problematiche e questioni comuni. Ci auguriamo pertanto che queste nostre iniziative possano trovare accoglimento in modo da innescare un percorso istituzionale virtuoso capace di ridisegnare gli strumenti e le soluzioni del disagio abitativo in un quadro sociale complesso, e grave, come quello calabrese”.

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