Coronavirus, sindaco Reggio: “aeroporto non può chiudere”

Anna Franchino

“Il piano Enac di limitazione aerea al solo aeroporto di Lamezia Terme, di fatto isola completamente le Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina in un momento straordinariamente emergenziale come quello che sta attraversando, in questi giorni, il nostro Paese. Nel chiamare a raccolta tutte le istituzioni, in una fase in cui la nostra città potrebbe ritrovarsi disperatamente fuori da ogni rapido collegamento, ho scritto al Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, perché possa intervenire a modificare l’assetto che si sta dando, in queste ore, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Al tempo stesso, diventa quanto mai urgente ed ugualmente importante un’azione sostanziale ed incisiva dei rappresentanti parlamentari e della Regione Calabria”. E’ quanto afferma in una nota, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Falcomatà, nella nota, si “conscio delle difficoltà legate al diffondersi del Coronavirus e consapevole delle esigenze espresse dai gestori aeroportuali per la riduzione dei voli ma esprime “forte preoccupazione per una programmazione che penalizza oltremisura l’intero territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria condannato, altrimenti, ad un isolamento, anche e soprattutto commerciale, che mina la serenità e le possibilità di una popolazione già afflitta dai rischi Covid-19 e indebolita da strategie che stanno, evidentemente, portando verso la rapida dismissione di un aeroporto fondamentale per il Mezzogiorno ed il bacino dello Stretto qual è il ‘Tito Minniti'”. “Fra le prerogative individuate nella selezione delle aerostazioni che continueranno la loro attività – sostiene ancora il sindaco – c’è la garanzia dei collegamenti insulari ed il ‘Tito Minniti’ è, indiscutibilmente, indispensabile per mantenere la continuità territoriale agli abitanti delle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina e delle isole Eolie che, complessivamente, rappresentano una popolazione di oltre un milione di cittadini. Quindi, l’aeroporto reggino non può e non deve chiudere. È il momento di difenderlo con la forza della ragionevolezza. Ognuno di noi, dunque, deve essere consapevole dello sfascio in cui è stato fatto precipitare lo scalo e che, adesso, si trova nella fase più delicata della sua turbolenta storia. Nel rispetto dell’attuale emergenza e delle misure che il Governo sta prendendo per limitare al massimo ogni pericolo di diffusione del virus”.

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