La Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo per la Calabria ha attivato la procedura di dissesto per il Comune di Cosenza. Le motivazioni sono contenute nel fascicolo di 142 pagine trasmesso oggi al sindaco Mario Occhiuto e agli uffici amministrativi, che hanno trenta giorni per il ricorso alle Sezioni riunite della Corte dei conti. Nel fascicolo si afferma che le discrasie tra quanto contenuto nel Piano di riequilibrio finanziario e quanto invece realmente é stato attuato dall’amministrazione di Palazzo dei Bruzi sono tali da dover attivare le procedure di dissesto finanziario. Si registrano “una limitata capacità di riscossione dell’ente, con conseguente rischio della perdita di entrate per prescrizione” e “la sussistenza di ingenti debiti pregressi, smaltiti solo in parte con le anticipazioni di liquidità in più tranche ricevute da Cassa depositi e prestiti, il cui saldo, evidentemente, comporta ulteriori aggravi per il Comune per interessi legali, spese legali che l’ente dovrà corrispondere al debitore, oltre alla sorte capitale”. “Non ci aspettavamo nulla di diverso poiché la stessa Corte dei Conti regionale nel 2013 aveva già bocciato il nostro piano di riequilibrio poi approvato in seguito presso le Sezioni riunite. Siamo tuttavia fiduciosi sul fatto che, come avvenuto nel 2014, proprio le Sezioni riunite possano accogliere le nostre motivazioni”. Lo afferma in una nota il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in relazione all’attivazione delle procedure di dissesto per il Comune. “In risposta poi ad alcuni avversari tra i quali compaiono addirittura coloro che hanno causato lo stato di dissesto nel 2011 – prosegue Occhiuto – non si capisce come mai in precedenza, cioè nel 2014, nella medesima situazione siano rimasti in silenzio, mentre oggi invece cercano di avvelenare i pozzi strumentalizzando questo evento. Probabilmente non hanno parlato prima in quanto soltanto adesso ho dichiarato la mia candidatura alla presidenza della Regione Calabria”. In un comunicato del portavoce del sindaco si evidenzia che la Corte, oggi, “ha comunque sospeso la decisione per un periodo di 30 giorni in attesa del ricorso del Comune presso le Sezioni riunite della Corte dei Conti. Deve essere però chiaro che si fa riferimento a un ripianamento dei debiti causati dalle amministrazioni precedenti all’Esecutivo Occhiuto. Di conseguenza: questo Comune è nelle condizioni di dissesto già, appunto, dal 2011, alla data dell’insediamento dell’Amministrazione Occhiuto. Così come deve essere chiaro che per i cittadini non vi è alcuna differenza tra predissesto e dissesto in quanto le aliquote dei tributi comunali rimangono invariate. Anche nella peggiore delle ipotesi, insomma, sulla cittadinanza non ricadrà alcuna conseguenza. L’unica differenza consiste nella gestione della massa debitoria, che viene affidata ad un soggetto liquidatore diverso dal Comune”.
Corte conti attiva procedura dissesto per Cosenza, Occhiuto: “ricorreremo”
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