Prosegue la marcia di avvicinamento alla scadenza del prossimo 15 dicembre, quando si conosceranno le 10 città finaliste che si contenderanno il titolo di Capitale italiana della Cultura per il 2026 al quale la città di Cosenza è candidata attraverso il dossier, dal titolo “Dai sogni ai segni”, inviato al Ministero della Cultura il 27 settembre scorso. Dopo l’incontro che il Sindaco Franz Caruso ha tenuto a Palazzo dei Bruzi, lo scorso 10 novembre, con i Sindaci della provincia, lunedì 4 dicembre, il primo cittadino incontrerà, nella sala consiliare del palazzo di città, i Rotary del Distretto 2102. L’iniziativa, dal titolo “Il Rotary per la città – Cosenza Capitale Italiana della Cultura 2026” vedrà, oltre alla presenza del Sindaco Franz Caruso, gli interventi della consigliera comunale delegata alla Cultura, Antonietta Cozza, di Francesco Alimena, consigliere delegato del Sindaco al CIS “Centro storico Cosenza” e ad Agenda Urbana, del dottor Rocco Mangini, curatore e progettista del dossier di candidatura e del Prof.Vincenzo Ferraro, formatore distrettuale del Rotary Distretto 2102. Sono in tutto 12 i club Rotary che parteciperanno, con loro delegazioni, all’incontro di lunedì 4 dicembre (Club Cosenza Nord, Club Cosenza, Club Rende, Club Cosenza Telesio, Club Rogliano Valle del Savuto, Club Presila Cosenza Est, Club Mendicino Serre Cosentine, il Rotary E-Club of Calabria International, il Club Cosenza Sette Colli, il Rotary Club Passport Brutium e, infine, il Rotaract Club Cosenza e l’Interact Club Cosenza. A seguito del cammino significativo che si sta portando avanti in città ed anche in provincia, sulla candidatura di Cosenza a Capitale Italiana della Cultura 2026, attraverso una serie di incontri, focus, momenti di dialogo e condivisione, i Rotary, con capofila il club di Cosenza Nord, hanno manifestato al Sindaco Franz Caruso e all’Amministrazione comunale la volontà di essere vicini al cammino intrapreso e di condividerne spirito e obiettivi, dando la loro disponibilità, a prescindere dall’ingresso in finale della città, a concorrere al Piano strategico della Cultura proposto dal dossier di candidatura, mettendo sin d’ora a disposizione il loro bagaglio culturale e le loro competenze e professionalità. Nell’idea portante che ha spinto Cosenza a candidarsi c’è il giusto mix tra la vocazione culturale della nostra città, plasmata da secoli di storia, e da una visione che tiene conto anche del grande fermento in atto per la riqualificazione urbana e sociale della città. Cosenza è una città capace di sognare ancora il suo riscatto. Ma la candidatura a Capitale Italiana della Cultura va al di là del sogno, offrendo alla comunità un nuovo punto di vista più maturo e più significante su quanto sta accadendo e accadrà in città. La scelta di dare al dossier il titolo “Dai sogni ai segni” risiede, inoltre, nel fatto che i sogni stanno per realizzarsi e sono visibili nei segni della rinascita, dei grandi progetti culturali e della visione che si vuole tracciare. E Cosenza, infatti, si rivela una città letteralmente piena di segni, grazie ai numerosi cantieri di rigenerazione urbana già avviati sia in forza del CIS Centro storico che di Agenda Urbana. Da città sognante, Cosenza si candida, dunque, a diventare città segnante per essere pronta a rinascere e a rigenerarsi, rimanendo fedele alla sua vocazione storica di città aperta, solidale, pensante, vivibile e progressista.
Cosenza Capitale della Cultura 2026: i Club Rotary del Distretto 2102 accanto all’Amministrazione
212
articolo precedente