“Per responsabilità della Regione Calabria, il servizio di supporto al 118 di Cosenza che le organizzazioni di volontariato svolgono da diversi anni, rischia di essere sospeso. La causa del possibile blocco del servizio va individuata nei gravi ritardi accumulati per la richiesta di accreditamento avanzata alla Regione Calabria ormai da diverso tempo da 14 associazioni di volontariato ma che ancora gli uffici regionali non hanno provveduto a concedere”. Così il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione.
Afferma che: “Mesi e mesi di ritardi da parte del dipartimento Salute per istruire i procedimenti autorizzativi e di accreditamento delle organizzazioni di volontariato per il servizio sanitario di emergenza – urgenza dell’Asp di Cosenza. Interrompere un servizio primario a causa dei ritardi della Regione è un fatto grave e inconcepibile che rischia di compromettere l’operatività del servizio di urgenza – emergenza medica. È il momento di dire basta alle inefficienze, alle reticenze e alle lentezze burocratiche che mettono a repentaglio importanti servizi sanitari. Basti pensare che la Calabria è tuttora – nel pieno della terza ondata epidemica – l’unica regione in Italia a non avere un piano pandemico operativo. Senza le associazioni di volontariato, il servizio di urgenza – emergenza 118 di Cosenza non è in grado di svolgere questo importantissimo servizio”.
“Il dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria – continua il consigliere regionale -, non ha ancora risposto alle istanze di accreditamento presentate oltre un anno fa presso il settore 2 Autorizzazioni e accreditamenti per affidare ai sensi degli artt. 57 e 101, comma 2 e 3 del D.lgs 3 luglio 2017 n.117 e S.M.I., i servizi di trasporto di emergenza – urgenza alle associazioni in possesso dei requisiti di legge e stipulare una convenzione con l’Asp per l’espletamento del servizio di trasporto di emergenza – urgenza. In data 21 luglio 2020, in merito ai processi autorizzativi e di accreditamento delle associazioni di volontariato dell’Asp di Cosenza che operano a supporto del servizio 118, la Regione comunicava che l’iter era stato avviato e che tale procedura risultava essere tra le più urgenti ma a distanza di sei mesi ancora nulla è pervenuto da parte della Regione”.
“Condotte di questo genere rischiano di bloccare il servizio 118 dell’Asp di Cosenza dal momento che le associazioni di volontariato Life soccorso, San Nicola di Mira, Montalto soccorso onlus, Avam onlus Mendicino, Nuova croce azzurra, La misericordia, Giovanni Paolo II, Avas Presila, GF soccorso, Asid, Confraternita di misericordia Cosenza, Confraternita di misericordia Trebisacce, Associazione Calabria soccorso, Confraternita misericordia Scala Coeli, effettuano migliaia di interventi a supporto del SUEM 118 e hanno dato un valido contribuito nel trasporto dei pazienti Covid e nel contrasto dell’emergenza in atto”.
“La Regione Calabria – conclude Carlo Guccione – non può alimentare circostanze e contesti che potrebbero comportare la sospensione di un servizio essenziale. Occorre invece che si adoperi immediatamente per rispondere ai rappresentanti legali delle associazioni dal momento che, da quando hanno presentato agli uffici regionali la richiesta di accreditamento istituzionale, è passato moltissimo tempo e siffatti atteggiamenti potrebbe alimentare illegittimità e irregolarità con grave danno per le casse della Regione Calabria”.