“Le enormi criticità degli istituti scolastici di competenza comunale, pure presenti in tutte le città italiane, rappresentano per noi una vera e propria emergenza, anche a seguito dell’abbandono in cui sono stati lasciati per oltre un decennio, su cui stiamo intervenendo, tamponando una evidente condizione drammatica, seppur con le poche risorse dell’Ente”. Lo afferma il sindaco Franz Caruso che denuncia la totale assenza di investimenti Statali e Regionali a favore dell’edilizia scolastica e volte al sostegno dei Comuni che, sempre più in affanno economico, a maggior ragione gli Enti in dissesto come quello di Cosenza, non sono in grado di porre in essere azioni immediate e risolutive. “Le recenti denunce di degrado non rappresentano per noi, una sorpresa – prosegue Franz Caruso – essendo, per come detto, presenti da tempo e da attribuire ad una inesistente manutenzione del passato. Oggi, però, stiamo cercando anche in questo settore di migliorare le condizioni date per riportarle quanto meno ad una normalità di gestione. Ed, infatti, attraverso Agenda Urbana si è intervenuti sulle scuole di via Milelli e dello Spirito Santo per quanto attiene all’efficientamento energetico, non potendo, però, prevedere altra tipologia di lavori o la ristrutturazione complessiva degli edifici, pure importanti. Per via Milelli, in particolare, i lavori in essere sono parte di un progetto che non prevedeva il rifacimento delle pareti esterne. Oggi le due scuole storiche di Cosenza vecchia, che ricoprono un imprescindibile ruolo sociale nel quartiere, sono comunque le più salubri della città dal punto di vista della qualità degli impianti. Attraverso il PNRR, poi, realizzeremo due nuovi asili nido e due nuovi impianti sportivi. Tutto questo è fondamentale, ma certamente non basta. Ecco perché – conclude il sindaco Franz Caruso – è indispensabile che della problematica, per Cosenza come per tutte le altre città del Paese, in perenno affanno di risorse pubbliche, si manifesti il sostegno dello Stato e delle Regioni. A questo proposito non va taciuto, peraltro, che l’autonomia differenziata aggraverà ulteriormente questa situazione di degrado degli edifici scolastici, soprattutto al Sud dove è già molto drammatica”.