Cuzzocrea: “Ripensare la mobilità nella grande area Cosenza-Rende-Montalto”

Anna Franchino

Per non perdere i fondi della metro leggera è ancora possibile ripensare a un progetto di mobilità moderno nella Città unica Cosenza-Rende e che si allunghi fino a Montalto, che utilizzi infrastrutture preferenziali e mezzi pubblici di trasporto ecologici”. Il consigliere provinciale Andrea Cuzzocrea torna sul tema del collegamento tra le due aree cittadine e propone una spinta verso la rimodulazione del progetto in una prospettiva realistica di grande area urbana. “Penso alla realizzazione di una arteria con corsia preferenziale per autobus elettrici o a biometano, comunque ecologici e non inquinanti. Il tragitto che ho in mente si concretizzerebbe con la realizzazione di opere importanti per i territori delle tre città che rivoluzionerebbe il trasporto urbano. Innanzitutto occorre pensare al collegamento in sicurezza delle piste ciclabili tra viale Mancini di Cosenza e viale Principe di Rende, e alla realizzazione del tratto compreso tra la fine di viale Principe e il ponte di Quattromiglia all’altezza del poliambulatorio Asp. Poi, alla luce della futura stazione di Settimo di Montalto che sarà finanziata dal Recovery Plan e della realizzazione della rotatoria che collegherà contrada Rocchi con l’Università della Calabria, si renderebbe necessario completare la carreggiata che congiunge Quattromiglia fino a Settimo di Montalto. Proprio in questa zona immagino una grande area di sosta da dove partirebbero navette più piccole in grado di spostarsi agevolmente e trasportare gli utenti negli uffici pubblici di Cosenza e Rende, all’ospedale, all’Università della Calabria e nei luoghi di maggiore interesse. Praticamente – spiega Cuzzocrea – si riuscirebbe quasi a realizzare il progetto della metro leggera ma con modalità e mezzi di trasporto diversi”. “Le esigenze di collegamento tra Rende, Cosenza, Montalto, Università della Calabria sono sempre più sentite da parte dei cittadini. Sono convinto – insiste il consigliere provinciale – che rendere funzionale ed efficiente un sistema di mobilità del genere porterebbe a un profondo cambiamento culturale anche nelle scelte di trasporto dei cittadini. Un buon progetto parte dallo studio delle abitudini dei potenziali utenti e dalla fattibilità materiale della infrastruttura. Ormai entrambi i dati sono noti, per cui basterebbe azzardare una modifica alla prospettiva originaria per creare un sistema integrato utile alla collettività. Sono certo che il mio modello avrebbe successo”. “A questo punto invito tutti gli attori in campo, quali i sindaci di Cosenza, Rende e Montalto Uffugo, la Regione Calabria a costituire un tavolo tecnico e politico volto a valutare quanto io ho esposto, soprattutto per non correre il rischio – conclude Cuzzocrea – di perdere definitivamente preziosissime risorse di cui la Città unica avrebbe potuto beneficiare e che, al momento, rimangono inutilizzate”.

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