Cuzzupi: “Basta con situazioni che vedono vittime e carnefici i giovani”

Alessia Antonucci

“Non vi sono parole che possano spiegare la profonda angoscia generata dagli avvenimenti, ormai quasi quotidiani, che hanno come soggetti e vittime giovani vite. Le assurde ragioni della violenza stanno avendo la meglio sui modelli a cui dovrebbe ispirarsi ogni società civile. Non basta indignarsi. La scuola è il primo argine alla degenerazione ormai evidente che rischia di allargarsi a macchia d’olio a causa dello spirito di emulazione e di esaltazione, caratteristiche proprie di un processo di crescita che, se non orientato in maniera corretta, porta a deleterie circostanze”. Così Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale dell’UGL Scuola, che aggiunge: “Tutto il personale scolastico è impegnato, da sempre, a fornire una prospettiva costruttiva del domani. Ora, occorre che questi sforzi siano supportati da una visione più complessa e completa che ad ogni minima evidenza di degenerazione possa contribuire ad intervenire prima che si sfoci in drammi e tragedie inverosimili. Occorre investire in questo. Creare una più forte sinergia tra istituzione scolastica e famiglie a cui dare sostegno ed elementi atti a limitare una serie di modelli negativi. Non è solo questione di social – continua il Segretario Nazionale – è proprio un tipo di pseudo-valore che bisogna sradicare facendo sì che il rispetto, l’educazione e la capacità di interloquire diventino elementi fondanti di nuovi modelli giovanili”. Da qui la proposta ai Vertici Ministeriali: “Come UGL Scuola, chiediamo al Ministro che si dia vita ad un Osservatorio Nazionale contro la violenza e le discriminazioni in ambito scolastico. Un Organismo la cui funzione dovrà essere quella di identificare i processi discriminatori e violenti nelle varie realtà, attivarsi per correggerli, prevenirli e trattarli non con la mera scure ma in modo che possano venir superati attraverso idonee azioni. Un Organismo alimentato da analoghe strutture miste docenti-alunni-famiglie da realizzare nell’ambito di ogni Ufficio Scolastico Regionale e facente capo al dirigente di riferimento. Una proposta che vuol lanciare un messaggio ai ragazzi: per essere sé stessi e valorizzare il proprio io occorre avere il coraggio di tendere la mano al prossimo, la violenza è vigliaccheria e non porta altro che dolore e rimorsi. Non si crea così il domani”, conclude .

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