Consentire ai detenuti che ne abbiano titolo di poter svolgere lavori di pubblica utilità alle dipendenze del Comune di Crotone. È la richiesta avanzata dai consiglieri comunali Antonella Passalacqua, Marisa Luana Cavallo, Andrea De Vona e Fabrizio Meo all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Voce.
I quattro esponenti politici si augurano “che il nuovo anno possa vedere un rinnovato impegno di solidarietà della città anche rivolto a chi sta espiando il proprio debito con la società nel carcere cittadino” e spiegano di rivolgere “quest’appello comune, al di là di ogni differenze ideologica e di schieramento, facendo seguito ad una concreta iniziativa messa in campo su sollecitazione del garante dei detenuti l’avv. Federico Ferraro e ad interlocuzioni intercorse tanto con il sindaco che con gli assessori preposti del Comune di Crotone”.
I consiglieri comunali ricordano che l’avvio di iniziative del genere “è avvenuto anche di recente in altre realtà carcerarie che hanno realizzato progetti che consentono l’utilizzo di detenuti per lavori di pubblica utilità e specificatamente per la cura del verde pubblico”.
“L’impiego di alcuni dei detenuti del nostro carcere – scrivono i consiglieri – avrebbe peraltro un costo irrisorio, essendo, la spesa, limitata alle necessarie assicurazioni sociali, ma rivestirebbe un’importanza ed un impatto sociale non secondario, addirittura vitale per chi oggi è recluso nella locale struttura carceraria ed ha come prospettiva quella di scontare la pena nell’inattività e nell’isolamento aggravato dall’emergenza Covid”.
Passalacqua, Cavallo, De Vona e Meo spiegano che “la progettualità è stata presentata al sindaco già all’indomani del suo insediamento dal Garante dei detenuti e quindi abbiamo avuto modo di perorarla anche nel corso dell’audizione dell’assessore con la delega al verde pubblico nella seduta della preposta V commissione consiliare, presieduta dal Consigliere Salvatore Riga.
Siamo perciò convinti che questo importante obiettivo potrà realizzarsi da qui a breve, stante la sua certa fattibilità che sarà ulteriormente oggetto di monitoraggio nella V commissione consiliare e con esso potremo concretamente contribuire a che la finalità di recupero che è propria della pena possa realizzarsi con maggiore umanità ed efficacia. A questo che è un passo importante, verso una realtà che è parte della nostra Collettività, ne seguiranno altri, altre iniziative e progetti già in corso e che speriamo di poter realizzare come consiglieri in sinergia con l’associazionismo cittadino al quale ci rivolgiamo e che ha già dimostrato sensibilità e concretezza”.