Dissesto idrogeologico, M5s: “in Calabria arriveranno 12 mln”

Anna Franchino

Al Circo Massimo di Roma ITALIA A 5 STELLE, l edizione 2018 della manifestazione del Movimento Cinque Stelle


“In Calabria arriveranno 12 milioni per la riduzione del dissesto idrogeologico, storica battaglia del Movimento 5 Stelle. Infatti il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha in soli tre mesi sbloccato le lungaggini burocratiche del passato e firmato il Piano stralcio 2019, che per tutta l’Italia stanzia a riguardo 315milioni per le urgenze”. Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Giuseppe d’Ippolito, Paolo Parentela, Francesco Sapia, Bianca Laura Granato, Elisa Scutellà, Dalila Nesci, Riccardo Tucci, Margherita Corrado, Silvana Abate, Elisabetta Barbuto, Anna Laura Orrico, Alessandro Melicchio e Fabio Auddino. “Altri fondi – sostengono ancora i parlamentari – arriveranno, in seguito, per affrontare il problema in maniera strutturale. In Calabria saranno finanziati 6 interventi: in località Maione, di Altilia, per la riduzione del rischio idrogeologico con 1milione e 85.000 euro; a Vibo Valentia sarà completata la tangenziale est con messa in sicurezza e ripristino, grazie a oltre 8 milioni invece dei quasi 7 già richiesti; 800mila euro, a fronte dei 520 mila richiesti, serviranno per il centro abitato di Martirano Lombardo, al fine di completare opere di riduzione del rischio idrogeologico. In località Marinetti, di Melissa, con 940 mila euro sarà possibile il completamento e la regimentazione idraulica del torrente San Giacomo. Invece con un milione e 200 mila euro verranno compiuti lavori di manutenzione e ripristino della rete idrografica della fascia costiera della provincia di Crotone”. “Infine, con un milione e 330 mila – è detto nella nota – euro sarà effettuata, a Soveria-Simeri, la messa in sicurezza rispetto al dissesto idrogeologico nel versante ovest del centro abitato. Questi sono fatti concreti del ministro Costa, che ha accolto subito le nostre istanze. Finora i vari governi avevano sottovalutato, se non ignorato, il dissesto idrogeologico della nostra regione. Riaprire questi cantieri significa aumentare la sicurezza del territorio, sostenere l’economia e le imprese locali, creare lavoro e rilanciare aree che non possono più essere abbandonate”.

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