Il nutrirsi inteso come atto consapevole e, soprattutto, quale volano per lo sviluppo locale: ecco a cosa punta il distretto del cibo, presentato stamane al comune di Rende e al cui accordo hanno formalmente aderito i sedici sindaci del Sasus.
Dal municipio dell’oltre Campagnano, passando per Cosenza, Castrolibero, Castiglione Cosentino, San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, Mendicino, San Fili, Carolei, Cerisano, Domanico, Marano Principato, Dipignano, Lappano, Zumpano e Marano Marchesato, è partita la proposta di costruire un sistema locale sostenibile del cibo nell’area delle serre cosentine.
“Un’opportunità che implicherebbe per il nostro territorio la costruzione di una rete alimentare locale e sostenibile”, ha affermato il sindaco Manna aggiungendo che: “soprattutto in questo determinato periodo storico in cui serve concretezza per ripartire, la promozione di interventi integrati e di supporto allo sviluppo sostenibile significa valorizzare le nostre risorse e meglio sostenere l’economia”.
Il primo cittadino ha poi sottolineato come: “il nostro è un progetto politico che vede non nelle appartenenze, ma nella forza dell’azione comune un approccio che potrà essere da guida anche per altri territori. Il gap di questi anni, reso ancora più aspro dalla pandemia, deve essere superato attraverso la costruzione di percorsi sinergici che possono portare i nostri comuni a divenire attrattori di crescita”.
“Un maggiore sostegno allo sviluppo rurale integrato e alla promozione di pratiche agricole a basso impatto ambientale che tenga conto delle specificità e dei bisogni dei contesti di riferimento significa sviluppo delle filiere corte e sostegno all’agricoltura locale, aumento dell’occupazione, valorizzazione delle identità”, ha concluso Manna.
Distretto del cibo: istituito a Rende l’accordo tra sedici sindaci delle Serre
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