223
«Persiste ancora un colpevole silenzio sulla grave situazione della qualità delle acque della città di Reggio Calabria». L’eurodeputata Laura Ferrara ritorna ancora una volta sul divieto di balneazione del litorale reggino e chiede chiarimenti alla Commissione europea con una interrogazione. «Dal 19 giugno del 2014 nel comune di Reggio Calabria, più precisamente su 10 aree del litorale, permane un’ordinanza sindacale di divieto di balneazione temporanea a causa di inquinamento». La direttiva europea, la 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione – chiarisce la Ferrara – prevede che “se le acque di balneazione sono classificate di qualità «scarsa» per cinque anni consecutivi, è disposto un divieto permanente di balneazione o un avviso che sconsiglia permanentemente la balneazione”. Questo, purtroppo, è il caso che riguarda la Città dello Stretto. Ad oggi, nonostante vari solleciti, interrogazioni e denunce, non risultano esservi stati sostanziali miglioramenti nei punti classificati tuttora come “scarsi”, per verificarlo basta dare un’occhiata al portale delle acque del Ministero dell’Ambiente. Ad aggravare la situazione c’è poi il silenzio delle autorità preposte alla risoluzione di tale grave situazione, Amministrazione comunale e la Regione Calabria in primis». «In virtù di questa assenza di notizie ho interrogato la Commissione europea, alla quale chiedo se il Comune di Reggio Calabria ha già emanato ordinanza o avviso in cui sconsiglia permanentemente la balneazione nei suddetti punti e se, contemporaneamente, abbia adottato tutte le misure previste per impedire, ridurre o eliminare le cause di inquinamento. Chiedo inoltre alla Commissione se intende sollecitare la Regione Calabria e il Comune di Reggio Calabria al fine di porre in essere controlli e soluzioni urgenti, così da “salvare” la prossima stagione balneare della più grande città della Calabria» conclude la Ferrara.
«Persiste ancora un colpevole silenzio sulla grave situazione della qualità delle acque della città di Reggio Calabria». L’eurodeputata Laura Ferrara ritorna ancora una volta sul divieto di balneazione del litorale reggino e chiede chiarimenti alla Commissione europea con una interrogazione. «Dal 19 giugno del 2014 nel comune di Reggio Calabria, più precisamente su 10 aree del litorale, permane un’ordinanza sindacale di divieto di balneazione temporanea a causa di inquinamento». La direttiva europea, la 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione – chiarisce la Ferrara – prevede che “se le acque di balneazione sono classificate di qualità «scarsa» per cinque anni consecutivi, è disposto un divieto permanente di balneazione o un avviso che sconsiglia permanentemente la balneazione”. Questo, purtroppo, è il caso che riguarda la Città dello Stretto. Ad oggi, nonostante vari solleciti, interrogazioni e denunce, non risultano esservi stati sostanziali miglioramenti nei punti classificati tuttora come “scarsi”, per verificarlo basta dare un’occhiata al portale delle acque del Ministero dell’Ambiente. Ad aggravare la situazione c’è poi il silenzio delle autorità preposte alla risoluzione di tale grave situazione, Amministrazione comunale e la Regione Calabria in primis». «In virtù di questa assenza di notizie ho interrogato la Commissione europea, alla quale chiedo se il Comune di Reggio Calabria ha già emanato ordinanza o avviso in cui sconsiglia permanentemente la balneazione nei suddetti punti e se, contemporaneamente, abbia adottato tutte le misure previste per impedire, ridurre o eliminare le cause di inquinamento. Chiedo inoltre alla Commissione se intende sollecitare la Regione Calabria e il Comune di Reggio Calabria al fine di porre in essere controlli e soluzioni urgenti, così da “salvare” la prossima stagione balneare della più grande città della Calabria» conclude la Ferrara.