“Si sta rapidamente procedendo per contribuire a ridisegnare il volto di aree popolose della città capoluogo di regione, con il duplice intento di riqualificarne il patrimonio immobiliare pubblico, fin qui fortemente trascurato, e al contempo dare ai cittadini coinvolti risposte soddisfacenti sul piano sociale e dei diritti”. Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, annunciando, a margine di un incontro che si è svolto questa mattina, “che l’Aterp (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale) e il Dipartimento Lavori pubblici della Regione sono giunti alla fase conclusiva di due progetti Pnea (Piano nazionale di edilizia abitativa) ed Fsc (Fondo sviluppo e coesione), riguardanti la zona sud di Catanzaro per una somma complessiva di circa 8 milioni di euro di cui 4,4 milioni e mezzo per Viale Isonzo e 3 milioni e mezzo per via Caduti XVI marzo 1978 e via Teano”. Il primo progetto (Pnea), riguarda la demolizione e ricostruzione di 10 alloggi, il recupero funzionale e messa a reddito di 39 alloggi e la riqualificazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche per tutto il complesso di edilizia residenziale pubblica; il secondo progetto (Fsc) riguarda la riqualificazione urbana, il recupero funzionale ed l’abbattimento di barriere architettoniche – manutenzione straordinaria di fabbricati (edilizia pubblica) per 512 alloggi di cui 314 in via Caduti e 198 in via Teano). “Voglio ringraziare fin d’ora – ha aggiunto il presidente Mancuso – per l’impegno che stanno profondendo su questo particolare dossier di cui non ci si occupava dal 2020, la commissaria dell’Aterp Grazia Maria Carmela Iannini e il Dipartimento della Giunta regionale. La Regione intende segnalare che l’edilizia residenziale pubblica ha una funzione cruciale, soprattutto per città come Catanzaro, sia dal punto di vista sociale che economico, in quanto, corrispondendo ai bisogni fondamentali della comunità, contribuisce allo sviluppo sostenibile della città, garantendo la fruizione di un alloggio dignitoso a famiglie che senza l’apporto pubblico non possono permettersi una casa sul mercato privato”.
Due progetti riqualificazione degli immobili di edilizia pubblica a Catanzaro
29
articolo precedente