“Da imprenditrice e da liberale, credo che il nostro tempo imponga scelte chiare. In un mondo sempre più instabile, la risposta non può essere il ritorno a logiche protezioniste o a guerre commerciali che minano le fondamenta del libero scambio e della cooperazione internazionale. Condivido e sostengo la posizione espressa da Forza Italia attraverso le parole del segretario nazionale Antonio Tajani e del vicesegretario nazionale Roberto Occhiuto: serve un’Europa unita, capace di negoziare con autorevolezza, ma fedele ai suoi principi fondativi. E serve un’Italia che sappia stare in Europa da protagonista, non da spettatrice passiva. Non parlo solo da cittadina e da imprenditrice, ma anche da rappresentante del tessuto produttivo: sono presidente regionale della filiera salute di Confapi Calabria. Proprio la Calabria – troppo a lungo relegata ai margini del sistema economico nazionale ed europeo – oggi sta provando con determinazione a rialzarsi. Sta cercando di attrarre investimenti, di costruire reti di imprese innovative e di qualità. Questo percorso non può essere ostacolato da nuove barriere commerciali. Abbiamo bisogno di strade spianate, non di nuovi ostacoli. La Calabria ha bisogno di un’Europa che faciliti, non che complichi. Di una politica commerciale che apra, non che chiuda. La minaccia di nuovi dazi tra Europa e Stati Uniti rappresenta un bivio per il nostro continente. Tajani ha espresso con chiarezza il rischio di una spirale ritorsiva: colpire le nostre imprese – in particolare quelle medie e piccole – in nome di un errore commesso altrove è una scelta miope. La via giusta è quella del dialogo, della trattativa condotta dalla Commissione con il sostegno compatto degli Stati membri. Un’Europa che tratta unita è un’Europa più forte.Ma la forza dell’Europa non può esaurirsi solo nella compattezza diplomatica ma deve stare principalmente nella sua identità liberale che trova le sue radici in quel Manifesto di Ventotene nato per reagire ai nazionalismi e per proporre un futuro di pace, libertà e sviluppo attraverso l’integrazione. Un atto costitutivo fondamentale quello di Ventotene che seppure oggi necessita di una riflessione aggiornata – come ha ricordato la Premier Meloni – rimane attuale nello spirito. Il Manifesto proponeva una federazione che superasse i conflitti del passato e oggi più che mai dobbiamo difendere questo approccio pragmatico: più integrazione, ma anche più responsabilità. In questo senso, le parole del vice segretario nazionale di Forza Italia Roberto Occhiuto tracciano una direzione chiara: l’Europa è stata una conquista straordinaria proprio perché ha costruito un mercato di liberi scambi. Tornare indietro, cedere alla tentazione del dazio come strumento politico, significa negare la nostra stessa storia. Forza Italia, erede del pensiero liberale, ha il compito di riportare al centro la libertà economica, la concorrenza, la competitività. Semplificare l’Europa, renderla più vicina alle imprese e più efficiente è oggi una priorità. E lo è anche indirizzare le risorse verso ciò che serve: infrastrutture, innovazione, grandi opere strategiche – magari anche attraverso una revisione delle regole del Patto di Stabilità, come proposto da Forza Italia. Non serve più burocrazia, serve visione. In definitiva, la sfida è chiara: non rinchiuderci dietro i confini, ma costruire un’Europa moderna, capace di coniugare sovranità e cooperazione, mercato e sicurezza, libertà e responsabilità. Un’Europa che non dimentichi Ventotene, ma che sappia andare oltre. Un’Europa che sia un’opportunità per le imprese, non un freno. E un’Italia, infine, che torni a dire la sua non solo nei vertici, ma anche nel cuore delle decisioni.” LO scrive in una nota Candida Tucci presidente regionale Filiera Salute CONFAPI CALABRIA
Europa, dazi e libertà d’impresa: la via liberale per costruire il futuro
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