Europee, vescovo Reggio: “indegno strumentalizzare religione”

Anna Franchino


Un invito “ad esprimere il nostro voto con maturità e libertà, senza lasciarci suggestionare da pseudo richiami religiosi e da depistanti appelli all’identità cristiana, che non è data dall’ostentazione plateale di segni esterni (rosari e crocifissi), ma dalla volontà di seguire nei fatti il Vangelo di Gesù Cristo”, è stato rivolto dall’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova mons. Giuseppe Fiorini Morosini in vista delle europee. “Il dibattito elettorale in preparazione a queste elezioni – afferma il presule – è stato come non mai così povero di contenuti e meschino nella sua forma da far sperare ben poco nel futuro. Grande assente nel dibattito è stato proprio il tema dell’Europa, i suoi problemi, che sono tanti e gravi, le sue speranze e le sue prospettive, soprattutto nei confronti delle tematiche giovanili. Intervengo con questo mio appello solo per ricordarvi la gravità del momento presente e per denunciare certe indegne strumentalizzazioni religiose, portate avanti per guadagnare maggiori consensi”. “Perciò, ricordando i grandi valori che l’Unione Europea ci ha già dato (assenza di guerre nazionalistiche, facile obiettivo di ogni progetto sovranistico, moneta unica, abbattimento delle barriere doganali, facili scambi culturali per i giovani e tra i giovani), nonostante i limiti e i difetti che possono sempre correggersi – conclude mons. Fiorini Morosini – mi permetto di invitarvi ad andare a votare compatti, perché il nostro voto può essere decisivo, mai come oggi non si può lasciare in mano di pochi il destino di tutti; a tener conto che l’Europa unita è una prospettiva politica della quale non possiamo fare più a meno, contro ogni forma di nazionalismo. Sarà proprio una Europa unita a difenderci come nazione ad ogni livello, se riusciremo a stare in modo dialettico con la nostra storia e cultura all’interno di questa unione”.

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