FenealUil: “La legalità come pilastro per lo sviluppo della Calabria”

Alessia Antonucci

“La FenealUil condanna con fermezza l’ennesimo episodio di criminalità che ha coinvolto una delle aree più delicate della Calabria. L’estorsione di 150mila euro ai danni di un’impresa impegnata nella realizzazione della Strada statale 106 rappresenta non solo un grave atto illegale, ma un duro colpo a un territorio che lotta quotidianamente per emergere da condizioni di difficoltà e sottosviluppo”, così Giacomo Maccarone, segretario generale FenealUil Calabria. “Questo episodio è una sconfitta per tutti: per il sistema economico, per il tessuto sociale e per le istituzioni locali. È una dimostrazione del fatto che la lotta contro le infiltrazioni criminali deve essere una priorità assoluta. Non possiamo permettere che le opere infrastrutturali, essenziali per il rilancio della regione, diventino teatro di atti illeciti e di pressione mafiosa. Chiediamo una presenza più incisiva delle istituzioni, a partire dalla Prefettura, e un rafforzamento delle forze dell’ordine nei cantieri e nelle aree di realizzazione delle grandi opere. Non è sufficiente firmare protocolli di legalità: è necessario applicarli con rigore e monitorarne l’effettiva attuazione. Le prefetture devono intensificare il controllo sugli appalti e sulle imprese coinvolte, avvalendosi anche del supporto delle organizzazioni sindacali e delle parti sociali. La FenealUil rinnova il proprio impegno a promuovere e sottoscrivere protocolli di legalità che garantiscano trasparenza e rispetto delle regole. Tuttavia, questi strumenti non possono restare lettera morta: serve un’azione costante e coordinata per prevenire e reprimere ogni tentativo di infiltrazione o condizionamento criminale. La Calabria ha un bisogno disperato di interventi infrastrutturali per rilanciare la propria economia e migliorare la qualità della vita dei cittadini. La Statale 106 è un esempio emblematico di quanto sia urgente e indispensabile un’azione decisa per completare opere fondamentali in sicurezza e legalità. Episodi come questo non solo rallentano il progresso, ma generano un clima di paura e sfiducia che colpisce l’intero tessuto produttivo. Imprese e lavoratori devono poter operare senza il timore di subire ritorsioni o pressioni da parte della criminalità organizzata. La lotta alla criminalità non è solo una questione di ordine pubblico: è una battaglia culturale, economica e sociale. Occorre costruire un sistema in cui la legalità diventi la regola e non l’eccezione, in cui le imprese si sentano protette e i lavoratori valorizzati. La FenealUil esorta tutti gli attori coinvolti – istituzioni, imprese, forze dell’ordine e cittadini – a fare la propria parte per spezzare questo circolo vizioso. Serve un impegno collettivo per restituire alla Calabria la dignità e il futuro che merita. Non possiamo più accettare che la criminalità blocchi lo sviluppo di una regione che ha tanto da offrire. La FenealUil è pronta a fare la propria parte, lavorando al fianco di chi crede in una Calabria libera dalla morsa della criminalità e capace di costruire un futuro migliore per le generazioni presenti e future”.

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