Giannetta: “Centri per l’impiego lasciati allo sbando”

Anna Franchino


“Esercitano le funzioni senza averne diritto. Questa è la strana situazione dei 15 funzionari ‘responsabili’ dei Centri per l’Impiego della Calabria che da luglio, in attesa del rinnovo o della proroga del mandato, continuano illegittimamente nelle funzioni e ciò nonostante la Regione non abbia neanche provveduto alla nomina dei direttori dei centri stessi”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Giannetta, che sulla questione ha presentato un’interpellanza. “Le competenze dei Centri per l’Impiego, dislocati in 15 sedi territoriali – prosegue Giannetta – sono passate dalle amministrazioni provinciali, alle Città metropolitane, alla Regione. Questo avrebbe dovuto significare compiere un salto di qualità nella gestione e nell’organizzazione del personale e dei servizi, ma a quanto pare così non è, se non ci si accorge nemmeno che mancano i direttori e che coloro che ne esercitano le funzioni non ne hanno più diritto. Stessa cosa dicasi per le responsabilità funzionali del collocamento mirato, cioè quello rivolto alle persone con invalidità e capacità lavorativa residua, rispetto alle quali si applicano specifiche procedure di inserimento a lavoro”. “Ci chiediamo dunque – sostiene ancora il consigliere di Forza Italia – se il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio sia a conoscenza di questa non conformità, e se intenda, e come, risolverla. Nelle more della riorganizzazione dei Centri per l’Impiego riteniamo indispensabile che si proceda nella immediatezza, ex lege, al rinnovo o alla proroga dei funzionari, che nell’espletare di fatto le attività di responsabile, si stanno assumendo gravose responsabilità in modo illegittimo. Le politiche attive del lavoro sono un tema delicatissimo in una regione che vive il dramma della disoccupazione come un allarme sociale. Ma se da una parte il dibattito politico si surriscalda sulle ragioni e sulle soluzioni, dall’altro non possiamo trascurare che i cittadini si rechino ogni giorno presso gli uffici pubblici per accedere a quei servizi che, giusti o sbagliati che siano, ed io ritengo che alcuni siano assolutamente inefficienti ed errati come misura, e mi riferisco al reddito di cittadinanza nello specifico, devono comunque essere erogati”. “Lasciare gli uffici pubblici allo sbando – conclude Giannetta – è un segnale di tale trascuratezza e sottovalutazione dei bisogni che i cittadini non meritano e che non può essere oltremodo ignorato”.

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