Il Consiglio regionale della Calabria è stato convocato per giovedì prossimo, 11 marzo, con sei punti all’ordine del giorno. All’esame dell’assemblea ci saranno sei proposte di provvedimento amministrativo, tra cui il bilancio di previsione 2021-23 dell’Arcea ,Azienda per le erogazioni in agricoltura, l’avvio del percorso di definizione del Por Calabria 2021-27, la nomina di un membro effettivo e un supplente del collegio dei sindaci dell’Arsac ,Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese, e la nomina di un membro effettivo e un supplente di revisore unico dei conti dell’azienda Calabria Verde.
Nell’ordine del giorno del Consiglio regionale di giovedì non figura, invece, la proposta di legge recante “misure straordinarie ed urgenti tese al progressivo superamento del precariato storico”. La proposta, sottoscritta da tutti i capigruppo sia della maggioranza di centrosinistra sia dell’opposizione di centrosinistra, mira in particolare al reinserimento nel mercato del lavoro e alla contrattualizzazione dei precari cosiddetti “ex legge 12”: si tratta di 208 lavoratori già in servizio in alcuni enti sub regionali oggi in liquidazione.
Nei giorni scorsi, tuttavia, su questa proposta di legge si sono levate aspre polemiche dopo che alcuni organi di informazione, anche nazionali, avevano reso noto che tra i 208 precari ci sarebbero anche persone ritenute legate, per motivi di parentela e di appartenenza partitica, ad esponenti politici calabresi. Inoltre, un altro motivo di polemica ha riguardato l’opportunità o meno, per un Consiglio regionale in regime comunque di prorogatio, di approvare un testo normativo che rischia di apparire come una forma di “captatio benevolentiae” degli elettori.
Alla luce di questa situazione, la minoranza di centrosinistra ha minacciato di ritirare le firme sulla proposta di legge sul precariato se non ci sarà un chiarimento sulla legittimità del testo: da qui, infine, la decisione di tutti i consiglieri di approfondire la vicenda e dunque di rinviare la discussione sulla proposta di legge sui precari “ex legge 12” in attesa dei necessari chiarimenti. Per questo il testo non figura all’ordine del giorno del Consiglio regionale di giovedì: la seduta dell’11 marzo, infine, alla luce della perdurante emergenza epidemiologia, si terrà ancora a porte chiuse, con accesso all’Assemblea consentito solo ai consiglieri, agli assessori regionali e al personale espressamente autorizzato.