Guccione sulla Riorganizzazione del sistema integrato di servizi e politiche sociali

Anna Franchino


“Siamo alle solite! E alla fine nulla è ancora stato fatto sulla Riorganizzazione dell’assetto istituzionale del sistema integrato degli interventi in materia di servizi e politiche sociali – Legge 8 novembre 2000 n. 328 e legge regionale 26 novembre 2003 n. 23. – E’ quanto afferma in una nota il consigliere Regionale Carlo Guccione – Esiste un regolamento ma non ci sono le risorse. Sono passati vent’anni e la Calabria è ancora l’unica Regione a non aver avviato il processo riformatore previsto dalla legge nazionale. Oggi si vorrebbe arrivare all’approvazione di un regolamento burocratico senza superare il problema fondamentale: la copertura finanziaria che rimane inalterata rispetto al passato. Infatti, si aumentano le rette come è giusto che sia, aumentano le autorizzazioni per l’accreditamento delle strutture, ma il finanziamento dei servizi sociali rimane inalterato. Parliamo di circa 43 milioni per l’anno 2019. E la stessa cifra è prevista per il 2020 e 2021. Come si fa con le stesse risorse a pagare le altre strutture autorizzate e l’aumento delle rette? Un Governo che si definisce di centrosinistra, non può fare una riforma solo sulla carta senza avere una adeguata copertura finanziaria. Ho più volte chiesto al governo regionale di fare una scelta politica, aumentare lo stanziamento in Bilancio e investire più risorse da destinare al Welfare per ampliare la qualità dei servizi socio-assistenziali per combattere l’emarginazione, aiutare le famiglie più deboli e contrastare la povertà. Solo così si può fare una vera Riforma, in modo che non sia solo una Riforma burocratica ma sostanziale. La Calabria non può continuare ad assestarsi all’ultimo posto per spesa sociale pro capite più bassa d’Italia”.

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