Il caso Marino – Morra infiamma la politica

Anna Franchino

“Il dottore Marino mi ha riferito di quanto avvenuto sabato con il senatore Morra e che hanno avuto uno scambio di vedute al termine del quale ha avvertito un malessere ed ha preso dei giorni di malattia delegando un suo sostituto”. Lo ha detto il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza Vincenzo La Regina confermando la notizia riportata da organi di stampa dell’intervento del senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, negli uffici del Dipartimento di prevenzione dell’Asp cosentina. Il parlamentare avrebbe lamentato l’impossibilità di prenotare telefonicamente il vaccino per i suoceri ottuagenari e lamentato l’inefficienza nella campagna vaccinale. Un incontro dai toni accesi durante il quale, secondo quanto riferito da alcuni dei presenti, gli uomini della scorta di Morra hanno anche identificato alcuni dei dipendenti dell’Asp. Il capo della task Force, Mario Marino, ha accusato un malore tanto da mettersi in malattia come riferito oggi da La Regina. Nessun commento è venuto dal commissario per la sanità in Calabria Guido Longo, impegnato stamani negli stati generali sull’emergenza Covid convocata a Catanzaro dal presidente della Regione Nino Spirlì ed alla quale ha partecipato anche La Regina. “Nessun commento” ha detto ai giornalisti. Spirlì, invece, alla domanda dei cronisti ha risposto: “Morra chi?”.  Fin qui il racconto affidato alle parole del commissario dell’Asp di Cosenza, oggi pomeriggio invece il senatore Morra è intervenuto con una diretta fb sul suo profilo raccontando la sua versione dei fatti: “sono balzato agli onori della cronaca per vicende che sono state raccontate in maniera inverosimile e dunque grottesca. Sabato mattina – racconta – mi sono recato presso gli uffici per ottenere informazioni sulle modalità di prenotazioni per il vaccino degli ultraottantenni e mi è stato detto, dall’unico dipendente che ho trovato quella mattina in sede, di fare un numero telefonico del Cot, la centrale operativa territoriale: sono rimasto 17 minuti a sentire la gentile voce del risponditore automatico che mi diceva che gli operatori erano impegnati e di attendere in linea”. “Tutto questo – precisa – può essere testimoniato dalle tutele che sono obbligate ad accompagnarmi essendo io un soggetto sotto tutela di terzo livello e quindi con 2 poliziotti che in luoghi pubblici devono stare sempre accanto a me”. Intanto ciò che è accaduto è diventato un caso politico, molti leader sono intervenuti per chiedere le dimissioni di Morra: “farebbe bene a dimettersi immediatamente” le parole di Giorgia Meloni. “Morra si dimetta, da tutto. Solidarietà ai medici colpiti”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini su twitter. “Da ‘uno vale uno’ al ‘lei non sa chi sono io’ è una metamorfosi ormai consumata per il senatore che farebbe arrossire la peggiore casta della prima Repubblica”. E’ quanto affermano i parlamentari di Fratelli d’Italia in Commissione antimafia Wanda Ferro, Antonio Iannone e Luca Ciriani.  Scrive su Facebook anche il Presidente di Italia Viva, Ettore Rosato:”Oggi lo stesso Nicola Morra che è stato eletto per cancellare i privilegi, irrompe con la scorta in un ufficio pubblico urlando perché qualche suo familiare non ha avuto quello che chiedeva, chissà cosa avrebbe sentenziato il tribunale dei clic di Morra qualche anno fa leggendo un racconto del genere…” .”Usare il proprio ruolo, e addirittura la scorta, per sollecitare interventi che nulla hanno a che fare col proprio mandato è un abuso inaccettabile soprattutto per chi, come chi presiede la commissione Antimafia, dovrebbe fare della correttezza dei comportamenti e del rispetto delle regole la propria bussola”. Così il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in Antimafia e vice presidente dei senatori dem. “Esprimiamo solidarietà al personale sanitario per l’intimidazione subita, e anche agli agenti della scorta del presidente della Commissione Antimafia, costretti – loro malgrado – ad indentificare medici e infermieri dell’Asp di Cosenza. Morra dovrebbe chiedere pubblicamente scusa e, finalmente, lasciare un ruolo per il quale ha dimostrato in più occasioni di non essere adeguato”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. “Solidarietà al personale medico in servizio al centro vaccinale di Cosenza. Non è accettabile che si provi a scaricare sul personale medico, che da un anno lavora senza sosta nonostante le mille carenze, l’inefficienza organizzativa della campagna vaccinale che in Calabria stenta a decollare. Mi auguro che Morra chiarisca presto quanto accaduto ma soprattutto che la Regione, ormai ostaggio delle diatribe nel centrodestra, intervenga per tutelare la salute dei calabresi”. Lo dichiara il commissario regionale del Partito Democratico della Calabria Stefano Graziano.

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