Il tema “dell’autonomia differenziata sarà molto impegnativo nei prossimi mesi”. È quanto dichiarato dal presidente della Calabria Roberto Occhiuto, durante il suo intervento all’assemblea nazionale enti locali di Forza Italia a Monza. “Noi – ha spiegato – abbiamo fatto modificare dai nostri ministri il ddl, prevedendo che l’autonomia si possa fare solo dopo aver quantificato i livelli essenziali delle prestazioni. Il ministro Calderoli ci ha detto di sì, ora pacta sunt servanda: o si stabiliscono i livelli essenziali delle prestazioni, si quantificano e si ottengono le risorse per finanziarle oppure si aspetta, perché l’autonomia differenziata deve intervenire nello stesso momento”. Ricordando di aver “assunto una posizione subito favorevole alla discussione sull’autonomia differenziata, perché credo vada sfatato lo stereotipo di una classe dirigente nel sud del Paese che si limita a rivendicare”, Occhiuto ha però sottolineato che “l’autonomia differenziata è una possibilità offerta dalla Costituzione, i Lep sono un obbligo e la Costituzione stabilisce che debbano essere garantiti a tutti i cittadini italiani allo stesso modo, non secondo il criterio della spesa storica, ma secondo i fabbisogni e i costi standard”.
Poi la proposta di inserire nell’intesa sull’autonomia anche altre questioni, come porti e rinnovabili. “Ho detto da subito che non avevo alcun pregiudizio verso l’autonomia differenziata e che ritenevo che l’autonomia potesse essere una possibilità anche per le regioni del sud. In Calabria c’è il primo porto di Italia, che genera per l’erario 7 miliardi all’anno. Se mi si sottoponessero ad intese anche le materie che hanno al centro la portualità, per me sarebbe un affare. Governo una regione che è una miniera per le rinnovabili, ma i cittadini della Calabria prendono pochissimo dalle rinnovabili. Se si sottoponesse nell’intesa questa materia sarebbe una grande possibilità per la regione”.