Il rebus delle amministrative

Noemi Cautiero

Rende ha bisogno di un governo nuovo, libero da condizionamenti, capace di discontinuità reale, con le mani libere, la schiena dritta, e il cuore aperto. Questa specie di manifesto il Partito Democratico l’ha incollato sulla proposta del giovane Giovanni Bilotti, con il quale i DEM tentano di spiegare la posizione assunta e allontanano definitivamente la possibilità di ricompattare le forze progressiste, magari con la candidatura dell’ex sindaco Sandro Principe. Si capisce bene, già da queste poche righe, che le amministrative a Rende rappresentano un crocevia, un condensato di nuove e consumate ambizioni che si prefigura come una lotta senza esclusioni di colpa. In mezzo a questa dimensione municipale ci stanno più cose, come per esempio la maggioranza che guida il comune di Cosenza, un pezzo significativo del consiglio regionale (area sinistra) e, non ultimo, l’interesse di chi frequenta i palazzi della politica a Roma. Al momento, solo il PD si è unita a GenerAzione, mancano altri pezzi: i Pentastellati, Rifondazione, Alleanza Destra Sinistra. Questo raggruppamento  ha, allo stato attuale, altre idee, se è vero che anche l’ultimo tentativo, in ordine di tempo, proprio nelle scorse ore non ha sortito l’effetto sperato dal PD. Si arriverà allo “sciogliete le righe” che tradotto significa che ognuno seguirà la propria strada, oppure è possibile far quadrare il cerchio? Questo è il punto di domanda. Il tempo, che in politica è sempre un fattore determinante, c’è ancora. Il tempo, già, il tempo, quello che si è preso Sandro Principe per decidere se essere o meno nella partita. Dall’altra parte Marco Ghionna, candidato del Centro Destra, prosegue la sua campagna elettorale in solitaria percorrendo la strada con le sue parole “nel rispetto e nella correttezza e del confronto civile”, invitando tutti i candidati a lavorare solo unitamente per la città di Rende, convogliando ogni energia su di essa. Allungando lo sguardo, orientandolo verso Paola, anche qui di ufficiale c’è ancora poco, se non l’indecisione del centro destra e di far convergere tutte le forze che si richiamano nella coalizione verso un unico candidato. Le correnti interne ai partiti pretendono di piazzare ognuno la propria bandierina e così restano in ballo le candidature di Giovanni Politano, di Basilio Ferrari, e di altri aspiranti. Nel centro sinistra c’è invece la presenza dell’ex sindaco Roberto Perrotta e di Graziano di Natale. A Cetraro, Giuseppe Aieta ha sciolto la riserva e sarà in campo. A Scalea invece da segnalare il ritorno alla politica attiva anche qui di un ex sindaco che è consigliere provinciale, Mario Russo.

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