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“Venerdì 8 luglio, una seduta plenaria della Commissione “Antimafia” è stata interamente dedicata al tema delle attestazioni di autenticità delle opere d’arte e alle frodi (talvolta milionarie) che si verificano nel settore, attrattivo anche per le organizzazioni criminali di stampo mafioso. – Lo fa sapere in una nota Margherita Corrado (Senato – Gruppo Cal – Commissioni Cultura e Antimafia). – Pur senza avere attivato, nella Legislatura in corso, un comitato interno dedito espressamente all’esame delle infiltrazioni delle mafie nel mondo dell’arte, il Presidente, sen. Nicola Morra, e i commissari della bicamerale che ha sede in Palazzo San Macuto periodicamente danno spazio ad approfondimenti su questa materia, consci che il riciclaggio internazionale di capitali illeciti passa ormai molto spesso anche attraverso un uso strumentale assai disinvolto di beni culturali rubati (si va dagli scavi clandestini ai furti d’arte) ma anche contraffatti, riprodotti o falsi. Al banco della presidenza, tenuto nell’occasione dalla sen. Margherita Corrado, si sono alternati sette esperti con specifiche competenze nel ramo, per rendere testimonianza, con la loro competenza ed esperienza, della variegata realtà con cui oggi hanno a che fare i giuristi (rappresentati dal prof. Nicola Pisani), i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio culturale (con il ten. Massimiliano Croce, comandante del Nucleo di Napoli), quanti sono chiamati ad attestare l’autenticità delle opere, ovvero i tecnici del Ministero della cultura responsabili degli Uffici Esportazione (per loro la dott.ssa Beatrice Bentivoglio-Ravasio, già dirigente del Servizio IV-Circolazione), le Fondazioni e gli Archivi d’Artista (per costoro l’avv. Filippo Tibertelli De Pisis, presidente dell’AitArt, l’Associazione Italiana Archivi d’Artista), ma anche i tecnici che eseguono consulenze per conto dei Tribunali (con lo storico dell’arte Giovanni Taormina). Per gli assicuratori di opere d’arte, in fine, è intervenuto il dott. Alberto Magni di MAG S.p.a., mentre un sistema innovativo per garantire la tracciabilità delle opere d’arte e monitorare le sottostanti movimentazioni di denaro è stato proposto dal dott. Giuseppe Miceli, dipendente del MEF, ideatore di un apposito passaporto digitale. Il video della seduta può essere visionato al link https://webtv.camera.it/evento/21070.