“È la grande percentuale di astensionismo che aumenta in tutta Italia il vero indicatore di questa tornata elettorale. Un segno evidente della disaffezione nella politica, così come deve far pensare la necessità ad ogni competizione di cercare persone della società civile che siano reale espressione di buona parte della popolazione in cui ci si possa riconoscere. Di contro chi viene designato per ruoli di così alto profilo deve avere quella necessaria capacità di immedesimarsi nelle problematiche che vivono i diversi territori”. Lo sottolinea in una nota Massimo Misiti, deputato del Movimento 5 Stelle, che aggiunge:
“Ha dunque fallito la politica dei partiti? È finita la politica delle proteste? Siamo arrivati ad un punto di svolta necessario che impone una politica fatta di progetti che abbiano una struttura politica e non basata sull’emotività del quotidiano. Uno studio attento del fenomeno, e delle tendenze, fornirà a tutti gli strumenti per calibrare meglio le traiettorie. È necessario lavorare in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, che ci auguriamo possano rinsaldare quel rapporto di fiducia già esistente, e crearne dei nuovi verso chi si professa scettico nei confronti della politica che, lo ribadiamo, resta un caposaldo del nostro tessuto sociale solo se esercitata con competenza, onestà e per il bene di tutti”.
Misiti (M5S): Astensionismo vero indicatore di questa tornata elettorale
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