Morte operaio 38enne, Senese UIl Calabria “Il lavoro non può mai trasformarsi in rischio mortale”

Alessia Antonucci

Il triste primato di segnare il primo decesso sul lavoro del 2025 tocca alla Calabria. La morte di Francesco Stella, operaio di 38 anni, deceduto dopo una caduta da un’impalcatura in un cantiere a Lamezia Terme, ha generato sconforto e pone ancora una volta i riflettori sulla sicurezza sul lavoro. La Uil Calabria, nell’esprimere profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio, sottolinea quanto questo tragico episodio debba essere un drammatico monito per tutti: “Il lavoro non può e non deve mai trasformarsi in un rischio mortale. Ogni morte sul lavoro è un fallimento collettivo della nostra società – dichiara Mariaelena Senese, Segretaria generale della Uil Calabria. Il nostro impegno quotidiano, attraverso campagne come Zero morti sul lavoro, è quello di ribadire con forza che ogni vita persa è una ferita inaccettabile per la dignità del lavoro e per il futuro della nostra regione”. La Segretaria ha ricordato anche le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel discorso di fine anno ha sottolineato la necessità di mettere la sicurezza sul lavoro al centro dell’agenda nazionale. “Le sue parole – aggiunge la Segretaria generale della Uil Calabria – devono tradursi in azioni immediate: non possiamo più tollerare ritardi o superficialità. I dati sulle morti bianche, particolarmente in Calabria, parlano di un’emergenza che richiede risposte straordinarie”. La Uil Calabria lancia quindi un appello alle istituzioni e al mondo delle imprese per: rafforzare i controlli ispettivi per garantire che le norme di sicurezza vengano rispettate e applicate rigorosamente; investire nella formazione continua sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, affinché siano pienamente consapevoli dei rischi e dell’importanza dell’utilizzo corretto di dispositivi di protezione individuale e promuovere una cultura della sicurezza, nella convinzione che la prevenzione deve diventare una priorità condivisa da tutti, attraverso campagne di sensibilizzazione e un dialogo costante tra parti sociali, imprese e istituzioni. La Uil Calabria ribadisce l’urgenza di aprire un tavolo straordinario con la Regione Calabria per implementare un Piano straordinario per la sicurezza sul lavoro. “Non possiamo più rimandare – conclude Mariaelena Senese – ogni lavoratore ha diritto a tornare a casa sano e salvo. Ogni morte evitabile è una responsabilità che dobbiamo assumerci come collettività”.

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