Pitaro: “Giunta spieghi in Consiglio impegni turismo”

Anna Franchino

“La prossima seduta del Consiglio regionale sia incentrata sull’imminente stagione turistica e sul mare. Sarebbe un delitto non attrezzarsi adeguatamente e per tempo”. È quanto sostiene il consigliere regionale Francesco Pitaro. “In prossimità della libera circolazione sul territorio nazionale e internazionale e con l’urgenza degli operatori del settore turistico, tra i più penalizzati dagli effetti pandemici, di rimettersi al lavoro – prosegue Pitaro – la Regione ha il dovere di spiegare cosa sta facendo per valorizzare i nostri beni ambientali, storici e architettonici. Cosa propone per rilanciare il turismo nel periodo estivo sia al mare che in montagna, come integrare i diversi territori con le eccellenze in una proposta di accoglienza che valorizzi le risorse e le sinergie tra le diverse località turistiche marine e montane della Calabria. Ci si attende che la Regione utilizzi con profitto ogni mezzo a sua disposizione per assicurare un stagione estiva dignitosa. E per garantire un mare pulito e limpido e paesaggi montani liberi da rifiuti, sentieri per gli escursionisti attrezzati, le ciclovie funzionanti e non solo progetti sulla carta”. “Per quanto riguarda il mare, in particolare – sottolinea il consigliere regionale – siano l’Assessore all’Ambiente ed eventualmente i vertici dell’Arpacal a ragguagliarci sulle sue condizioni, non solo a inizio stagione, ma durante tutta il periodo estivo quando le criticità sono sempre più forti. La Regione imponga un sistema di comunicazione trasparente sulle situazioni di non conformità degli scarichi non depurati, tiri fuori adesso la mappa delle criticità storiche che sono già conosciute della non balneabilità dei tratti di costa della Calabria e solleciti interventi urgenti di ripristino ai comuni inadempienti. Dica con chiarezza, carte alla mano, ciò che è stato fatto anche in materia di depurazione, al fine di evitare spiacevoli sorprese a luglio e ad agosto che rovinerebbero aspettative e impegni. Che si sappia, ad oggi non è stata pubblicata la classificazione della qualità delle acque di balneazione della Calabria e ai calabresi andrebbe spiegato il perché. Perché nessuno di noi vuole chiedere scusa dopo a turisti e vacanzieri insoddisfatti della qualità del mare calabrese”.

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