Presidente Anci Succurro: lettera a prefetti “No all’autonomia differenziata senza i soldi dei Lep”

Redazione

“L’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, alla quale aderiscono 7.134 Comuni in tutto il Paese, non ha una connotazione politica e, per sua natura, rappresenta tutti i sindaci e tutte le amministrazioni comunali. L’Anci, dunque, non ha alcun pregiudizio nei confronti della legge sull’autonomia differenziata, che in queste settimane – dopo l’approvazione del ddl Calderoli in Consiglio dei ministri – sta affrontando il suo percorso parlamentare”. Inizia così la lettera a firma della presidente dell’Anci Calabria, Rosaria Succurro, ai prefetti: questa mattina, infatti, è in corso la manifestazione dei sindaci calabresi davanti alle Prefetture per ribadire il “No all’autonomia differenziata senza i soldi dei Lep”. “Come Anci Calabria, pertanto, non abbiamo pregiudizi, ma abbiamo invece precise convinzioni: l’autonomia differenziata non potrà esistere fintanto che non verranno garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni: i LEP, che dovranno essere finanziati non più attraverso l’iniquo criterio della spesa storica, ma, bensì, attraverso i fabbisogni standard. Il testo della riforma approvato in prima lettura dal Senato della Repubblica è migliorato rispetto a quello entrato in Parlamento e viene sottolineato un principio cardine che condividiamo e difendiamo con forza: non potrà essere stipulata alcuna intesa con singole Regioni se prima non verranno definiti e finanziati i Lep, protagonisti dell’intesa stessa. Per realizzare l’autonomia differenziata senza creare squilibri territoriali e senza aumentare la sperequazione tra Nord e Sud servono risorse ingenti e, soprattutto, certe. Anci Calabria – conclude Succurro – esprime preoccupazione perché il finanziamento di questa riforma, che richiederà una copertura di decine e decine di miliardi di euro, potrebbe andare a erodere alcuni capitoli della spesa pubblica già assai compulsati negli ultimi anni. I sindaci calabresi vigileranno con estrema attenzione affinché i diritti sociali e civili siano garantiti a tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale e affinché sia impedita la possibilità di fare intese – ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione – senza il preventivo finanziamento integrale di tutti i livelli essenziali delle prestazioni”.

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