Primi passi per l’istituzione di un Distretto della canapa in Calabria

Anna Franchino

La cannabis sativa? Una pianta versatile, valida alternativa al petrolio nella produzione di carburanti e materie plastiche, risorsa alimentare da non sottovalutare, materia prima adatta nel settore tessile, come pure in ambito terapeutico e per la fabbricazione di carta e materiali per l’edilizia. Sono queste le motivazioni alla base della scelta della Regione di favorire la nascita di un Distretto della canapa in Calabria. Il tema è stato al centro dell’incontro svoltosi in mattinata in Cittadella, tra l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, affiancato dal direttore generale del Dipartimento Agricoltura Giacomo Giovinazzo, ed una delegazione dei produttori calabresi di canapa, capitanati da Antonino Chiaramonte, presenti anche la senatrice Fulvia Caligiuri (componente della Commissione Agricoltura del Senato) ed il consigliere regionale Baldo Esposito, mentre il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini ha fatto pervenire un indirizzo di saluto e condivisione dell’iniziativa. Sul tavolo, la situazione attuale, fatta di poco più di quasi 200 aziende – piccole e grandi – attive in Calabria, per una superficie coltivata a cannabis nel complesso pari a poche decine di ettari. «Invece – ha spiegato Chiaramonte nel suo intervento introduttivo – c’è possibilità e volontà di fare molto di più, con ricadute positive sia sotto il profilo ambientale, sia sotto quello prettamente economico, con la nascita di una filiera che potrebbe sostenere lo sviluppo del comparto agricolo». Disponibilità raccolta dall’assessore Gallo, con la prospettazione dei passi propedeutici alla creazione di un vero e proprio Distretto produttivo, articolato su base regionale. «Siamo interessati e pronti a sostenere ogni azione innovativa, attraverso campagne di promozione e la messa a bando di risorse finanziarie – ha detto Gallo – ma è indispensabile unire le forze produttive, attraverso una messa in rete che consenta di affrontare al meglio le sfide che i mercati pongono. Siamo pronti a fare la nostra parte, ma è essenziale che le imprese facciano altrettanto, mettendosi in rete per acquisire una dimensione unitaria e di maggior rilievo nel panorama produttivo nazionale e mondiale». Al termine del confronto, è quindi maturata la decisione condivisa: le aziende interessate definiranno modalità e forme di sinergia e cooperazione in vista di un nuovo incontro già programmato per Settembre, nel corso del quale si farà il punto della situazione e si programmeranno le azioni future.

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