“Anche la Calabria ha ottenuto l’approvazione dell’Anpal al Programma di Garanzia e occupabilità dei lavoratori (GOL). – Lo dice in una nota Giuseppe Mazzuca Presidente Consiglio comunale di Cosenza – Si passa ora alla fase operativa: sono 41,4 milioni le risorse assegnate alla nostra regione per il Programma Gol, perno dell’azione di riforma nell’ambito delle politiche per il lavoro. E il Comune di Cosenza è già pronto a fare la sua parte presentando il Progetto “Cosenza Resiliente”, una proposta per l’istituzione di un Patto territoriale per la transizione ecologica e digitale. L’idea era già stata illustrata dal sindaco Franz Caruso e dal sottoscritto al ministro del Lavoro Andrea Orlando a cui avevamo consegnato, nelle scorse settimane, una bozza del progetto del Comune di Cosenza. L’obiettivo è quello di rafforzare interventi di qualificazione di inoccupati/disoccupati al fine di accelerare nuovi inserimenti occupazionali. Abbiamo ipotizzato un progetto che possa interessare minimo 1100 persone. Tra l’altro i 41,4 milioni rappresentano solo la prima tranche dei finanziamenti stanziati per la Calabria: sono 4,4 miliardi di euro le risorse complessive messe a disposizione dal Pnrr per lo sviluppo delle politiche attive del lavoro, cui si aggiungono 500 milioni di euro a valere sul React-Eu. Dobbiamo avere ben chiara la sfida che abbiamo di fronte e come Comune abbiamo lavorato fin da subito per centrare i settori che avranno più bisogno di lavoratori e di persone da formare anche in funzione dell’avvio di processi di innovazione, riconversione e trasformazione industriale. Il Progetto intende innovare le seguenti filiere produttive: culturale e creativa, la filiera dell’edilizia, dell’Ict e del terziario innovativo, la filiera dell’agroalimentare e quella riguardante i servizi ambientali. Tra le persone che potranno usufruire del Progetto Gol ci saranno sicuramente i lavoratori delle Cooperative che prestano servizio con il Comune di Cosenza, ma “Cosenza Resiliente” interesserà anche le donne, i disoccupati di lunga durata, le persone con disabilità, i giovani al di sotto dei trent’anni e i lavoratori con almeno 55 anni.”