Nuova interrogazione di Wanda Ferro, deputato di Fratelli d’Italia, al ministro del Lavoro, dopo l’ennesima indagine della Guardia di Finanza che ha consentito di scovare a Catanzaro 86 casi di percezione indebita del reddito di cittadinanza. Tra i beneficiari anche 15 persone condannate o sottoposte a misure cautelari per associazione mafiosa. Wanda Ferro chiede al ministro “cosa non ha funzionato nel sistema dei controlli preventivi e quanti siano i casi accertati di indebita percezione del reddito di cittadinanza; nonché quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per introdurre idonei correttivi”. “Il reddito di cittadinanza – spiega Wanda Ferro – oltre ad essersi rivelato un clamoroso insuccesso per la percentuale irrisoria di beneficiari che ha trovato un nuovo lavoro, si è dimostrato anche un regalo per criminali, mafiosi, spacciatori, terroristi, delinquenti abituali, truffatori ed evasori fiscali. I casi, scoperti dalla Guardia di Finanza, si contano ormai a centinaia. Tra maggio e giugno dello scorso anno, sempre in Calabria, erano stati scoperti quasi 150 tra boss e gregari delle maggiori cosche di ‘ndrangheta che percepivano il reddito di cittadinanza. Nelle cronache degli ultimi mesi, tra i casi di beneficiari di reddito di cittadinanza senza averne diritto, si annoverano persone arrestate per una svariati reati, narcotrafficanti, evasori totali, parcheggiatori abusivi, svaligiatori di appartamenti, rapinatori: tutti percepivano il bonifico mensile dell’Inps in quanto indigenti”. “Fratelli d’Italia – conclude Wanda Ferro – chiede da tempo di rafforzare il sistema dei controlli prima della concessione del sussidio, per tutelare i cittadini in difficoltà, soprattutto in un momento segnato dalla grave crisi economica legata al covid. E’ vergognoso che risorse enormi, anziché essere destinate a chi ha davvero bisogno di aiuto, finiscano per finanziare la criminalità organizzata”.
Reddito di cittadinanza a mafiosi, Ferro (FdI) presenta interrogazione
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