“Idea-Cambiamo lancia la sfida per un futuro movimento politico” era il messaggio emerso a metà gennaio dopo il webinar “Dall’Italia che deve crescere, una proposta per il Paese”, organizzato a Napoli dal gruppo in Senato “Idea-Cambiamo” e seguito online tramite la piattaforma Zoom. A raccolta amministratori ed esponenti delle regioni del Mezzogiorno, oltre 300 tra parlamentari, sindaci, consiglieri regionali, amministratori e dirigenti locali. “Quando si parla del Sud e della sua crescita, i giovani sono chiamati ad essere presenti e protagonisti. Vogliamo costruire una casa confortevole per chi, anche con culture politiche diverse, volesse portare avanti progetti e idee moderate e realizzabili. Siamo giovani, ma non lo saremo per sempre. Se vogliamo essere coloro che contribuiranno al cambiamento, dobbiamo scendere in campo e lavorare alla costruzione dell’area moderata”. Queste le parole di Cetty Scarcella, dirigente giovanile nazionale di Cambiamo e responsabile regionale dei giovani di Coraggio Italia. Nel frattempotutta Italia ha vissuto le giornate di elezione che hanno, dopo quasi una settimana, restituito il Mattarella-bis. Proprio il Senatore Gaetano Quagliariello, protagonista del seminario di Napoli e delle intense giornate alla Camera dei Deputati, dopo la proclamazione di Mattarella, ha dichiarato che “abbiamo giocato con tutte le forze che avevamo a disposizione, seguendo una rotta che tenesse insieme idealità, realismo e interesse nazionale, al quale in questi giorni si è attentato più di una volta arrivando in qualche caso sulla soglia del golpismo. Da questa settimana sconfortante esce un quadro politico profondamente mutato: il centrodestra come lo abbiamo fin qui conosciuto non esiste più e per la prima volta si apre uno spazio di centralità per ricostruire in grande quell’area da tempo sottorappresentata che abbiamo cercato in questi anni di presidiare a mani nude. Questo sconvolgimento può dare alla nostra area un forte protagonismo e ci proietta verso una lunga campagna elettorale che durerà un anno e che si inaugura oggi.” “Oggi – aggiunge la Scarcella – possiamo tirare le somme. Lo spazio politico che si apre è enorme. Se oggi tutti hanno perso, in prospettiva noi abbiamo perso un po’ meno. Ma occorre rimboccarsi le maniche per costruire un polo moderato che vada dal riformismo liberale al socialismo riformista. Il Presidente Mattarella accompagnerà noi giovani durante il percorso di crescita politica. La sua figura era l’unica in grado di permettere i grandi elettori di fare la scelta giusta”. Adesso che l’area di dialogo sembra ancora più ampia, la giovane politica calabrese Scarcella conclude dicendo che “Toti, Renzi, Casini, Brugnaro, Quagliariello, Lupi, Calenda devono adesso sedersi e scrivere le linee guida di questo indispensabile patto federativo. Ci auguriamo magari che sia proprio la Calabria ad ospitare e sugellare tutto questo. Un segno che si può ripartire, proprio da dove probabilmente c’è bisogno di un intervento per cambiare. I giovani calabresi sono pronti a contribuire”.