«Non posso che sostenere e offrire tutto il mio impegno, anche in qualità di presidente della Provincia, aderendo alla proposta del sindaco di Cassano Allo Ionio, Gianni Papasso, di candidare l’antica Sybaris a patrimonio dell’Unesco.
Un sito intriso di storia e di cultura ma che necessita di ritornare al suo vecchio splendore, di riportare alla luce le sue bellezze tornando ad avere la centralità che merita. Un vero e proprio tesoro dell’archeologia che si estende per decine di ettari, una delle più importanti città della Magna Grecia risalente al 720 a.c. che rischiava di scomparire quando, nel gennaio del 2013, il Parco archeologico fu sommerso da una coltre di fango. Gli scavi riguardano tre città sovrapposte: Sybaris, Thurii e Copia e oggi non possiamo correre il rischio di perdere questo inestimabile tesoro che merita di essere conosciuto in tutta Italia e non solo».
È quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, che ha inviato una lettera al sindaco di Cassano Allo Ionio Gianni Papasso a sostegno della candidatura del Parco archeologico di Sibari a patrimonio dell’Unesco.
«Diversi reperti andarono perduti a causa dell’esondazione del fiume Crati che ricoprì i resti dell’antica polis, ma il nostro grande patrimonio artistico e archeologico per fortuna – sottolinea il presidente Iacucci – non venne disperso e l’area archeologica è ritornata ad essere accessibile ai turisti. Ora dobbiamo continuare a valorizzare, investire su quest’area e rafforzare in questo modo anche il settore turistico.
È di qualche giorno fa la notizia che il Mibact, grazie all’impegno del sottosegretario Anna Laura Orrico che ha seguito in prima persona la vicenda, ha destinato 3 milioni di euro per rilanciare il Parco archeologico di Sibari. Con questo finanziamento sarà possibile potenziare i sistemi di drenaggio del sito, tutelare e valorizzare i reperti, intervenire insomma su una serie di criticità per evitare gli errori del passato».
«È un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire. La candidatura di Sibari a patrimonio dell’Unesco acquista ancora di più importanza – scrive Iacucci nella lettera al sindaco Papasso – e deve essere accolta da tutti, dal mondo della cultura e dalle istituzioni, al di là dei colori politici.
Dobbiamo dare all’antica Sybaris il riconoscimento che merita. Come ha ricordato il vescovo di Cassano, mons. Francesco Savino, “oggi questa terra fertile e lussureggiante, quella che ha scomodato Pitagora, chiede di restituire i frutti di preziosi germogli, fatti di storia, di studio, di impegno, di legami ancestrali con la fioritura di una ricerca continua”. Su questa strada mi troverai al tuo fianco, a livello personale e istituzionale».