Spirlì: ” da lunedì Calabria ‘zona arancione’ma non per bambini”

Anna Franchino

“Da lunedì la Calabria non sarà in zona gialla, ma in quella arancione: sarà chiusa e nessun adulto potrà uscire se non per andare dal medico o a lavorare. I bambini e gli adolescenti, invece, potranno farlo. Loro, evidentemente, non corrono rischi, in pericolo ci sono solo i ragazzi dalla prima superiore in poi e tutte le altre persone fino ai 99-100 anni”. Lo ha detto il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, in una diretta facebook dopo la decisione del Tar della Calabria che ha sospeso l’ordinanza regionale di chiusura delle scuole. “Ci opporremo alla pronuncia del Tar di oggi – ha sostenuto Spirlì – che lascia i giovani delle superiori a casa fino al 31 gennaio ma, al tempo stesso, dice che i bambini di medie ed elementari devono rientrare a scuola da lunedì. Non si può andare avanti in questo modo, è una follia. Poche decine di genitori non possono decidere per un’intera regione e per centinaia di migliaia di famiglie. Faremo tutto il possibile rimanendo nella legalità e utilizzando tutti gli strumenti democratici per rispondere a questa pronuncia”. “I legali dell’Avvocatura – ha aggiunto ancora il presidente facente funzioni – stanno già lavorando per opporsi a questa decisione e mi auguro che ne possa arrivare un’altra in tempi altrettanto rapidi, considerato che, da lunedì, la Calabria sarà in zona arancione. È importante che i ragazzi siano tutelati. I genitori che vogliono tenere i figli a casa sono nel giusto, visto che nessuno è in grado di garantire la sicurezza nelle scuole. In questo momento serve buonsenso”.

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