Il cambio improvviso di posizione da parte del vicecapogruppo alla Camera di Fdi è abbastanza inspiegabile, o forse si spiega benissimo, ma come sempre mi piace rispondere nel merito. Il Comune non ha mai rivisto la propria posizione: è favorevole all’investimento. Lo dimostrano gli atti, trasparenti. Cosa intende, dunque, per invito a ripensarci? Dovrei dirmi contrario? Sfido chiunque a trovare una sola dichiarazione o atto dell’ente che vadano in altra direzione, ovviamente nell’ovvio, banale, scontato rispetto delle procedure minimali, che garantiscono gli interessi di tutti e che è quanto è stato chiesto apertamente, senza infingimenti, da un anno. Invano. Se il rispetto delle procedure – che vale per ogni essere mortale sotto questo cielo – impone un “salto ZES” e la rivisitazione dei cospicui contributi pubblici che avrebbero dovuto coprire l’investimento vista la fregatura della Zes Unica, come con grande onestà ha sostenuto il parlamentare, la responsabilità è praticamente di tutti, ma proprio tutti, tranne del Comune. Continuo a sostenere che sarebbe molto grave essersi “distratti di proposito” ma non voglio credere a questa ipotesi. Rilancio invece la proposta di mediazione che è stata avanzata dal numero due di Fdi alla Camera e lo ringrazio, sinceramente, ribadendo che la disponibilità al confronto, su questa ed altre vicende, non è mai mancata e mai mancherà da parte del Comune, ma è mancata – scripta manent – da parte di altre istituzioni per ragioni di certo distanti dagli interessi delle comunità.
Stasi: “Noi favorevoli ad ogni investimento con le carte a posto”
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