Strage migranti nel crotonese, Baldino (M5S): “Piantedosi e Salvini riferiscano in parlamento. Tragedia era evitabile?”

Anna Franchino

“La morte in mare di 15 bambini e 48 tra donne e uomini, in attesa che il mare restituisca altre vittime, richiederebbero rispetto e presa coscienza di eventuali responsabilità. – Lo scrive in una nota On. Vittoria Baldino Vicepresidente Vicario Movimento 5 Stelle Camera dei Deputati  – Dalle ricostruzioni fino a ora emerse è legittimo porsi la domanda: questa tragedia poteva essere evitata? Com’è possibile che una carretta del mare, avvistata, segnalata in pericolo, arrivi a cento metri dalla costa italiana senza che nessuno sia stato capace di raggiungerla prima? Questa è l’unica immagine che il ministro Piantedosi dovrebbe salvaguardare allontanando ogni chiaroscuro: quella di uno Stato che compie quanto è dovuto e quanto è possibile per salvare chi è in pericolo di vita. Tutti sapevano dalle ore 22 di sabato 25 che c’era a largo delle nostre coste una bagnarola piena di vite. Eppure il ministro Piantedosi piuttosto che rispondere alla legittima domanda di un comune cittadino su possibili responsabilità istituzionali, invece di cercare dentro il suo governo colpevolezze e risposte, cerca altrove le responsabilità minacciando querela e additando come colpevoli quei padri che hanno messo su un barcone i propri figli per salvarli da un destino nefasto.  Dal ministro Piantedosi arrivano solo parole agghiaccianti tradenti la cifra di un governo che ha ormai smarrito ogni briciolo di umanità, sacrificata sull’altare della propaganda spicciola sulla pelle delle persone. Pensieri e parole che testimoniano una totale indifferenza rispetto a quello che accade poco lontano da noi e alle storie di chi scappa da terribili regimi. Su quella barca c’erano donne e bambine, che probabilmente in Afghanistan e in Iran avrebbero trascorso il resto della vita segregate in casa dai talebani, a cui sarebbe stato vietato di fare cose che a casa nostra sono scontate, come studiare o lavorare, oppure che avrebbero vissuto con la paura di essere giustiziate per essersi sciolte i capelli. In quei Paesi i diritti umani vengono sistematicamente e costantemente calpestati. Tutto questo non può e non deve accadere in un Paese con valori chiari come l’Italia. I ministri Piantedosi e Salvini riferiscano dunque in parlamento sulla vicenda e sulla catena dei soccorsi assumendosi le proprie responsabilità di fronte al Paese.”

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