“Il rapporto Svimez conferma che dal 2000 ad oggi due milioni di persone hanno lasciato il Sud per emigrare ed il 20% sono laureati. Questo dato di per se è già allarmante ma, come se non bastasse, a ciò si aggiunge per un verso la riduzione del numero delle nascite, ben 6 mila bambini in meno nati nel Mezzogiorno rispetto al 2017 e le misure approntate dal Governo, quale ad esempio il reddito di cittadinanza, sono state nulle per quanto riguarda lo sviluppo del mercato del lavoro”. Lo afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia, Marco Siclari che sollecita il presidente del Consiglio Conte e il Governo a presentare un piano di investimenti per il Sud. “Se è vero che nel mercato del lavoro – prosegue Siclari – si avvertono scarsi segnali di una ripresa con circa 300 mila nuovi posti di lavoro, è gravissimo che di questi solo il 13% riguardi le regioni del Sud che tutte insieme rappresentano quasi la metà del Paese. Risale enormemente, negli ultimi anni, il gap occupazionale Nord-Sud che passa dal 19,6% al 21,6%”. Per il parlamentare di Fi “nel giorno in cui festeggiamo l’unità nazionale e onoriamo gli uomini e le donne che con il loro lavoro servono lo Stato, bisogna ricordare che l’Italia è una e indivisibile e non può più camminare a più velocità. Questo trend, dice il rapporto, comporta che i posti di lavoro da creare a sud per raggiungere i livelli del Centronord sono circa 3 milioni. Ma il Sud è solo il sintomo più evidente di una crisi patologica generata da una politica miope e che riguarda l’intero Paese: senza un’inversione di tendenza delle scelte politiche, sul fronte della fuga dei giovani nel 2065 la popolazione in età da lavoro diminuirà del 15% nel Centronord (-3,9 milioni) e del 40% nel Mezzogiorno (-5,2 milioni) con una riduzione del Pil di oltre il 20% che avrebbe effetti devastanti”.
Svimez, Siclari: “Governo presenti piano investimento per Sud”
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