“Apprendo con dispiacere e preoccupazione degli arresti operati stamattina a Reggio Calabria durante l’operazione antimafia ‘Libro Nero’. Quest’inchiesta è esplosa in una fase delicata e di crisi profonda della vita politica (e non solo) della nostra regione”. Lo afferma, in una nota, Carlo Tansi, geologo, ricercatore e già capo della Protezione civile regionale, per il quale un gruppo di sostenitori ha avviato una petizione per la candidatura a presidente della Regione. “Perciò è obbligatorio – prosegue Tansi – il plauso all’opera della magistratura, che ha contribuito ancora una volta a scoperchiare i verminai che infestano le nostre istituzioni, nel momento in cui i calabresi stanno per essere chiamati alle urne. Ma non possiamo limitarci al plauso nei confronti di chi fa (e bene) il proprio dovere. Dobbiamo indicare una via alternativa, perché il problema svelato dagli inquirenti reggini non è giudiziario o criminale: è un problema politico. Più precisamente, un problema di agibilità democratica, perché gli arrestati sono personaggi di primo piano sia nei loro partiti sia nelle amministrazioni, regionale e locali, del nostro territorio. ‘Libro Nero’ ribadisce che siamo a un bivio importante: la Calabria o si rigenera o sprofonda del tutto. Ma quest’inchiesta importante dimostra pure che la resurrezione della nostra terra deve partire da un processo democratico completamente dal basso, che coinvolga le migliori energie e le intelligenze più forti e prescinda dai partiti e dai movimenti nazionali, i quali finora si sono dimostrati incapaci, sia al governo sia all’opposizione, di arrestare il degrado che ha assunto forme palesemente criminali”. “Le prossime regionali – prosegue Tansi – sono l’occasione per selezionare una nuova classe dirigente, a livello politico e burocratico. E sono l’occasione per dare ai calabresi, soprattutto a quella maggioranza di cittadini che disertano sistematicamente le urne per il disgusto, una speranza per un futuro vero. Ripeto il plauso a chi meritoriamente fa pulizia nell’interesse di tutti i calabresi. Ma asportare il male non basta, se non si rigenerano e non si risana l’organismo. Solo allora, dopo aver appreso con angoscia di questo e tanti altri “libri neri”, potremo scriverne uno bianco, in cui raccogliere i progetti, le aspirazioni e le ambizioni di una popolazione che merita di più e meglio”.
Tansi: “Calabria o si rigenera o va a sprofondare”
442
articolo precedente