“Ho atteso più di un anno e mezzo i dati dell’Asp di Reggio Calabria riguardanti il fenomeno dei così detti ‘medici imboscati’. E finalmente abbiamo un dato ufficiale: sono 343 in totale, tra medici, infermieri, Oss e tecnici assunti dall’Asp di Reggio Calabria che attualmente svolgono ruoli amministrativi, nonostante siano stati assunti con mansioni differenti e in possesso di “inidoneità certificata per lo svolgimento delle mansioni previste”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo del M5s alla Regione Davide Tavernise. “Questi 343 si vanno ad aggiungere ai 570 tra medici e infermieri sottratti in tutto o in parte alle corsie ospedalieri e destinati a ruoli amministrativi. E in totale, e in maniera ancora parziale, raggiungiamo quota 913 tra personale medico e infermieristico che svolge altre mansioni rispetto a quelle per le quali è stato assunto. Il dato dell’Asp di Reggio aggiunge dunque un altro tassello alla mia ricognizione sul caso che, a quanto pare, non viene preso minimamente in considerazione né dal commissario ad acta della Sanità, Roberto Occhiuto, né, tanto meno ed è grave, dalle stesse direzioni sanitarie, che oltre a sottovalutare il problema non lo considerano evidentemente neanche tale. Tant’è: non esiste per la Regione Calabria un dato statistico unitario che possa andare a racchiudere questa casistica. Mi preme comunque comunicare che la mia ricognizione non si ferma qui e andrà avanti, nonostante tutti i problemi e i rallentamenti incontrati fino ad ora, così come non ho alcuna intenzione di fare marcia indietro sulla mia proposta di legge che va a regolamentare il problema e che ancora non è stata calendarizzata in Commissione.”
Tavernise (M5S): “all’Asp di Reggio 343 tra medici e infermieri svolgono altre mansioni”
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