E’ a Messina, tra rifiuti di ogni genere e cianfrusaglie che vivevano due persone un’anziana donna messinese e un 43enne reggino con problemi psichici. Lei immobile in un letto, l’uomo impaurito perchè convinto di essere ricercato dalle forze dell’ordine. Una prigione scoperta dalla guardia di finanza in un appartamento di proprietà di una insegnante di religione. La donna di 59 anni è stata arrestata per circonvenzione di incapace. Sfruttando la sua professione e le sue frequentazioni avvicinava e irretiva persone psicologicamente deboli e incapaci individuandole nelle mense dei poveri, nelle case di riposo o nelle opere caritatevoli. Donne e uomini che l’insegnante raggirava per impadronirsi dei loro beni mobili e immobili e di denaro o oggetti di valore, facendo firmare procure speciali, testamenti e deleghe ad operare sui conto correnti a loro intestati. Per raggiungere i propri scopi la donna ricorreva a pratiche esoteriche e rituali, che le permettevano di creare un clima di suggestione, esercitando una forte influenza su menti già di per sé instabili, e di instaurare un rapporto di dipendenza. E’ stato proprio un atto firmato dal 43enne reggino a insospettire i militari della Guardia di Finanza, una denuncia sottoscritta dall’uomo con calligrafia quasi infantile ma scritta in modo forbito. Il documento che rivendicava la proprietà dei beni ereditati da alcuni parenti, faceva parte evidentemente dei raggiri organizzati dall’insegnante. Le indagini, coordinate dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Dominijanni, sono state supportate da sopralluoghi, perquisizioni e appostamenti, analisi di strumenti informatici, accertamenti bancari, perizie psichiatriche nei confronti delle persone offese. L’anziana donna e il disabile segregati nell’appartamento sono stati presi in carico dal 118 e i servizi sociali.
Rituali magici per truffare gli anziani
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