Le mani della ‘ndrangheta sulla sanità reggina: 17 misure cautelari sono state eseguite dalla Guardia di Finanza su richiesta della Dda di Reggio Calabria nell’ambito dell’inchiesta denominata “Inter Nos”. Tra gli indagati anche il consigliere regionale Nicola Paris, finito ai domiciliari. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate imprese per un valore di oltre 12 milioni di euro.
L’inchiesta ha fatto luce su un’associazione a delinquere finalizzata al condizionamento degli appalti per le pulizie e alle varie proroghe degli affidamenti. Nel corso delle indagini sono emersi elementi anche su illeciti legati alle sanificazioni e alle mascherine nel periodo della pandemia. Il consigliere regionale è accusato di essere stato vicino a soggetti legati alla ‘ndrangheta di Melito Porto Salvo e di Reggio Calabria. In particolare, secondo la Procura di Reggio Calabria, si sarebbe impegnato per la conferma di un funzionario infedele che avrebbe favorito i clan. Tra gli arrestati anche il direttore finanziario dell’Azienda sanitaria provinciale.
Sanità e ‘ndrangheta nel reggino: 17 misure cautelari
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