Le lacrime di Sandro Principe alla lettura della sentenza davanti al tribunale collegiale di Cosenza che ha assolto gli imputati nel processo scaturito dall’inchiesta denominata ”Sistema Rende” coordinata dalla Dda di Catanzaro. L’ex parlamentare insieme, all’ex sindaco Umberto Bernaudo, e agli assessori Pietro Ruffolo e Giuseppe Gagliardi erano imputati nel processo di primo grado sui presunti intrecci tra amministratori politici del comune di Rende ed appartenenti al clan Lanzino-Ruà. Il Tribunale di Cosenza ed in particolare il presidente Stefania Antico, giudici a latere Vigna e Granata hanno emesso la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Il Collegio giudicante dopo aver ascoltato le arringhe difensive nella tarda mattinata di oggi degli avvocati Caruso e Sammarco difensori rispettivamente di Ruffolo e Principe, si sono riunite in Camera di consiglio prima di emettere la sentenza intorno alle 18. Il procuratore Pierpaolo Bruni aveva chiesto la condanna a 9 anni di reclusione per Sandro Principe, 8 anni per l’ex sindaco di Rende Bernaudo, 7 anni e 6 mesi per l’ex assessore rendese, Pietro Paolo Ruffolo e 2 anni per l’ex assessore Giuseppe Gagliardi. Le accuse contestate ai quattro imputati, a vario titolo, nell’inchiesta partita nel 2016, erano concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione aggravata dalle modalità mafiose e corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose.