Momenti di tensione e paura stamani al tribunale di Vibo Valentia nel processo a Francesco Olivieri, il 32enne che in un raid, tra Nicotera e Limbadi, nel maggio 2018, uccise Giuseppina Mollese, di 80 anni, Michele Valerioti (67), e ferì 3 persone. Quando il pm Concettina Iannazzo ha chiesto la condanna all’ergastolo – richiesta poi accolta dal gip – l’imputato ha dato in escandescenza, minacciando il pm, il gip Francesco Garofalo e le forze dell’ordine presenti in aula. Quindi ha iniziato a sferrare violenti calci contro le sbarre della cella ed ha tentato di sottrarre la pistola ad uno degli agenti della polizia penitenziaria, che ha avuto la prontezza di bloccarlo. Tutti i presenti sono usciti e le forze dell’ordine sono riuscite dopo una decina di minuti a riportare la calma. Il processo con rito abbreviato è poi ripreso ma in un’altra aula, e si è concluso con la condanna di Olivieri. Il suo difensore aveva chiesto il minimo della pena alla luce di una perizia che lo indicava seminfermo di mente.
Sparatorie nel vibonese: imputato condannato all’ergastolo
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