Una partita che è il film del cammino del Cosenza andato in onda finora…un campionario di emozioni e delusioni che vede la squadra rossoblù ancorata al terz’ultimo posto della classifica. Posizione scomoda, scomodissima e, per quanto si è visto spesso in campo, assolutamente immeritata. Ma i numeri dicono questo: che i lupi dovranno tenere un ritmo forsennato per evitare la retrocessione, o addirittura solo per conquistare un posto salvezza nei play out. All’Adriatico, come già successo in altre occasioni, il Cosenza ha avuto in pugno la gara e il successo, ha sprecato occasioni, ha commesso ingenuità, ha subito torti e nel pugno sono rimaste solo amarezza, rabbia e recriminazioni. Non è bastato l’entusiasmo dei nuovi arrivati, la verve di Prezioso e Casasola, l’incisività di Asencio, il vantaggio numerico dopo l’espulsione dell’ex Palmiero e il secondo gol in due partite dell’attaccante spagnolo, rimasto ben presto orfano di Riviere vittima di un infortunio muscolare. Il Pescara ha resistito con un po’ di fortuna anche nei momenti più difficili poi, con l’espulsione di Sciaudone punito con il rosso diretto per un fallo che probabilmente meritava solo il giallo, ha ritrovato coraggio e la partita è tornata in bilico più che mai, il gol dei padroni di casa ha riaperto i giochi e il finale è stata la solita roulette che puntualmente ha girato a sfavore del Cosenza. Gli episodi salienti: il rigore concesso al Pescara, battuto da Galano e parato magistralmente da Perina, le occasioni per i lupi che con Asencio su assist di Lazaar hanno visto le speranze di vittoria infrangersi sul palo, e la beffa finale con la rete di Bocic che lanciato in contropiede ha trafitto Perina regalando il successo agli uomini di Legrottaglie. Per il Cosenza continua il periodo no…con il Benevento al Marulla mancheranno diversi elementi per infortunio e squalifica, servirà il cuore e , magari, un pò di fortuna.
Cosenza, a Pescara un film già visto…
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