Doveva essere il giorno della riammissione del Cosenza in Serie B, un atto quasi automatico dopo l’esclusione del Chievo ribadita anche dal Collegio di Garanzia del Coni in seguito alle bocciature di Covisoc e Consiglio Federale… Invece nel calcio i colpi di scena non mancano mai. E questa volta è un colpo basso al Cosenza, che ha sì la priorità in caso di riammissione, ma dovrà attendere che il presidente Gravina e i presidenti delle Componenti, delegati dal consiglio federale, procedano al completamento delle vacanze di organico attese le motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni e le eventuali impugnazioni al Tar con richiesta di provvedimento monocratico. Il Cosenza Calcio dunque non è ancora la ventesima squadra del campionato 2021 – 2022 di Serie B. Il Consiglio Federale ha deciso di non decidere, mentre in altre occasioni aveva semplicemente proceduto a recepire le decisioni del Collegio di Garanzia del Coni, che ieri ha rigettato il ricorso del Chievo contro l’esclusione dal campionato sancita dal doppio controllo della Covisoc e dallo stesso consiglio. Il presidente Gravina ha tentato di spiegare la non decisione “Non conoscendo le motivazioni del Collegio abbiamo deciso di aspettare – ha dichiarato Gravina nella conferenza stampa post Consiglio Federale -. Ci sembrava giusto ed opportuno aspettare il 2 agosto per la concessione delle licenze nazionali”.
Su un’eventuale pronuncia tardiva sui ricorsi presentati al Tar ha poi aggiunto: “Se lo farà a fine agosto non aspetterò nessuno. Per una questione di rispetto, esiste una decisione negativa del Collegio di Garanzia del Coni. Noi vogliamo capire le motivazioni e fare delle riflessioni più approfondite”.
Il Cosenza dovrà attendere dunque per conoscere il proprio futuro, prendere il posto della x inserita nel calendario stilato sabato scorso a Ferrara e iniziare la quarta stagione consecutiva in cadetteria. E’ stata una lunghissima giornata quella che vi abbiamo raccontato ieri, la grande tensione davanti al palazzo del Coni al Foro Italico, la battaglia legale in aula tra i rappresentanti del Chievo e della Figc con l’intervento del Cosenza Calcio come parte interessata, poi l’inevitabile lunga attesa per la discussione degli altri casi iscritti all’ordine del giorno riguardanti società di Serie C. Gli otto componenti del Collegio di Garanzia hanno dovuto valutare gli atti prodotti dalle parti, il ricorso della società veronese che, rappresentata dall’avvocato Mattarella, sosteneva di aver fatto il possibile per rispettare i canoni di equilibrio economico e fiscale imposti dalla federazione per l’iscrizione al campionato e appellandosi alla normativa emergenziale introdotta in pandemia per le manchevolezze emerse alla data del 28 giugno. La Figc che ha ribadito il concetto della perentorietà del termine di iscrizione e svelato la pesante situazione finanziaria del club dei mussi volanti, avvezzo ormai dal 2014 alle rateizzazioni dei debiti con l’agenzia delle entrate ma decaduto dai diversi piani di rientro per non aver ottemperato in pieno ai propri obblighi. E poi il Cosenza assistito dallo Studio Tonucci, a supporto della federazione e in difesa del proprio interesse legittimo. Una posizione di terzo interessato a difesa della par condicio tra le società chiamate a rispettare le regole e ad adempiere agli obblighi di legge previsti dal sistema delle licenze nazionali. Con il collegio di garanzia in camera di Consiglio l’attesa si è fatta spasmodica… dalle 20 in poi le prime indiscrezioni, o meglio sensazioni… poi alle 21:40 circa il Cosenza Calcio ha ricevuto la notizia del respingimento del ricorso presentato dal Chievo. La condizione sine qua non per ritrovare la cadetteria… in città in molti hanno esultato. Qualche carosello di auto e gruppi di tifosi riuniti nei pressi dello stadio per salutare un ritorno in Serie B che sembrava certo. E invece ci sarà ancora da attendere, da soffrire, al Chievo riconosciuto inadempiente e irrispettoso delle regole viene offerta un’altra chance dinanzi al tribunale amministrativo. Il Cosenza per il momento resterà in bilico tra la C e la B, impossibilitato a programmare al meglio la stagione. E già questa è un’ingiustizia…