Il presidente Gianni Vrenna ha incontrato questa mattina i giornalisti per chiarire alcuni aspetti: “Innanzitutto- ha esordito il numero uno pitagorico- mi preme dire che la società è ben presente ed equilibrata, e mantiene quelle caratteristiche che ci hanno permesso di raggiungere traguardi che sembravano impossibili. Nella gestione di un’azienda – e una società di calcio è anche un’azienda – si verificano quotidianamente mille situazioni da fronteggiare e ci sono tante decisioni da prendere. Certo poi si devono affrontare anche le responsabilità che ne conseguono: io l’ho sempre fatto da trent’anni a questa parte e continuo a farlo oggi. È chiaro che si possano commettere errori ma mi pare che di decisioni sbagliate non ce ne siano state poi così tante visti i risultati, sportivi e ‘dietro le quinte’. Ho sentito parlare di disimpegno ma da parte mia non c’è assolutamente nessuna intenzione di disimpegnarmi, anzi il nostro lavoro quotidiano è per mantenere la società in grande salute: un modello amministrativo che può competere con i colossi che ormai ci sono in una serie B che è molto cambiata diventando una sorta di A2. E poi noi siamo tra i primi posti come monte ingaggi, altro che risparmio! “.Su Modesto: “Abbiamo scelto come sempre un tecnico di prospettiva e abbiamo cercato, ancor più a gennaio, di mettergli a disposizione giocatori funzionali al progetto. Poi ci sono delle difficoltà oggettive nel reperire alcuni interpreti, dovute alle problematiche della città, al suo tessuto commerciale, ai servizi, ai trasporti, poi nel mercato invernale anche alla nostra situazione di classifica. Alcune trattative non sono andate a buon fine nonostante la nostra disponibilità ad investimenti significativi, altre si sono concretizzate solo nella parte finale del mercato. Noi siamo comunque convinti di avere un gruppo valido e orgoglioso, come dimostrato la scorsa sera nel derby. Nel corso di questa tormentata stagione abbiamo anche provato a cambiare tecnico, perché in alcuni momenti per dare una scossa si decide di intervenire in quel senso anche non rinnegando le scelte precedenti. Il profilo scelto era un po’ diverso, di grande esperienza, ma il risultato non è stato purtroppo quello sperato e abbiamo ulteriormente rallentato il nostro cammino”. Il Presidente ha anche invitato tutti ad abbassare i toni: “Vorrei invitare tutti ad abbassare i toni: il momento del paese e della città è delicato: la pandemia, i problemi economici che stanno investendo il nostro territorio. bisogna sempre avere rispetto per le persone e per il loro lavoro.Poi è vero che è molto importante il senso di appartenenza a questi colori ma non bisogna perdere contatto con la realtà perché il calcio, oltre che un’azienda, è un gioco, un momento di aggregazione, positiva e non negativa. Per anni siamo stati uno dei pochi motivi di orgoglio per questo territorio e non penso che basti una stagione storta per cancellare trent’anni di storia. Il Crotone ha dato lustro alla città, per anni ha creato opportunità per il territorio e ne ha favorito l’economia. Oggi però ci sentiamo un po’ soli e se vogliamo tentare fino in fondo di compiere un miracolo sportivo non dovrebbe essere così: dobbiamo essere tutti compatti e rimanere aggrappati all’obiettivo fino all’ultimo istante con le unghie e con i denti”.