Le decisioni del giudice sportivo di C dopo il derby

Anna Franchino


Stangata del Giudice sportivo dopo il derby del Granillo, tra Reggina e Catanzaro nel campionato di serie C girone C. Taibi e Patti, rispettivamente Ds e Team manager del club hanno subito squalifiche pesanti. Stop anche per il Dg Gianni, multa per il club e squalifica anche per Bianchimano, attaccante del Catanzaro. Una giornata di stop dunque anche per l’attaccante del Catanzaro perché al rientro negli spogliatoi al termine della gara rivolgeva frasi e gesti osceni nei confronti di tifosi della squadra avversaria. Inibizione a svolgere ogni attività in seno alla Figc a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell’ambito federale fino al 3 dicembre 2019 e ammenda di mille euro per il Ds della Reggina, Massimo Taibi. Secondo il giudice infatti, Taibi: “a seguito dell’ammonizione entrava sul terreno di gioco proferendo frasi offensive nei confronti dell’arbitro; al rientro negli spogliatoi al termine del primo tempo di gara avvicinava nuovamente l’arbitro proferendo ulteriori frasi offensive. Al termine della gara, nonostante l’espulsione, rientrava sul terreno di gioco per esultare. Il suo comportamento ha dato luogo a un generale parapiglia sedato da steward, delegati di Lega e collaboratori della Procura federale”.
Stessa inibizione per il Team manager della Reggina, Matteo Patti, “perché, al rientro negli spogliatoi al termine del primo tempo, sferrava un calcio a un tesserato della squadra avversaria”. Inibizione a svolgere ogni attività in seno alla Figc a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell’ambito federale fino al 25 ottobre 2019 e ammenda di 500 euro anche per il Dg della Reggina, Andrea Gianni, “perché al termine della gara rivolgeva frasi offensive nei confronti di un delegato di Lega”.
7.500 euro di multa alla società Reggina 1914 perché i propri sostenitori, numerose volte durante la gara, intonavano cori di discriminazione territoriale nei confronti della squadra avversaria, approvati con applausi; gli stessi venivano ripetuti anche dopo gli annunci dissuasori dello speaker; perché persona non identificata ma riconducibile alla società proferiva frasi offensive nei confronti degli avversari. Nessuna ammenda invece per il presidente della Reggina Luca Gallo, protagonista di un’esultanza nei confronti dei giallorossi esponendo la frase sulla maglietta, “lavati i pedi e va curcati”, che ha creato disappunto e disapprovazione soprattutto fra i tifosi catanzaresi.

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