Serie B: Cosenza con il Pordenone un test dalla doppia valenza

Anna Franchino

Quattro giorni di tempo per riaccendere il Cosenza… e far ritrovare ai rossoblù lo smalto e la fiducia che ne avevano fatto una squadra competitiva, nonostante la partenza ad handicap e le differenze di budget rispetto a tante altre protagoniste del campionato.  Roberto Occhiuzzi ha lavorato nel chiuso del San Vito Gigi Marulla per far comprendere alcune delle sue idee al gruppo. Un approccio iniziale di un percorso che dovrà portare il Cosenza a diventare una squadra più offensiva rispetto a quella guidata dal tecnico Zaffaroni e più presente nella metà campo avversaria. Un obiettivo da raggiungere senza perdere gli equilibri, esponendosi oltre misura agli attacchi dell’avversario. Non sarà facile, ma per i lupi la necessità di fare punti è diventata impellente per evitare di perdere ulteriore terreno dalla zona salvezza dilapidando quanto fatto nelle prime giornate. La sfida del Teghil di Lignano Sabbiadoro con il Pordenone è un test dalla doppia valenza. Il Cosenza si troverà al cospetto di una formazione che sta provando disperatamente a rientrare nei giochi, i prossimi novanta minuti non saranno certo decisivi ma potranno avallare o mortificare almeno momentaneamente le ambizioni dei ramarri. Dal campo non trapelano certezze, ma se è vero che il tecnico Occhiuzzi chiederà ai suoi di osare di più rispetto al passato è lecito attendersi qualche variazione sul tema, non tanto per quanto riguarda gli uomini ma più che altro per i compiti che dovranno svolgere in campo.

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