Tassista accoltellato a Cosenza

Gianluca Pasqua


Per i tassisti a Cosenza la vita non è mai stata facile, pochi utenti e guadagni da fame in una città che ha incrementato i flussi turistici ma non ha un buon rapporto con il trasporto ferroviario. I due operatori che attendono davanti alla Stazione di Vaglio Lise fanno pochissime corse al giorno e faticano ad arrivare a fine mese. Ma finora per lo meno non c’erano stati episodi incresciosi come quello che si è verificato ieri al Signor Antonio, costretto a ricorrere alle cure mediche perchè vittima di una aggressione così come racconta la moglie. “Mio marito è uscito come sempre all’alba per andare a lavorare, verso le dieci mi hanno contattato dal posto di Polizia dell’Ospedale, quando sono arrivata ho visto come era ridotto. Ha fatto salire un cliente a Viale della Repubblica, si sono accordati sul prezzo e una volta fermi invece di pagare questo giovane extracomunitario lo ha accoltellato. Un fendente alla gola e poi le ferite alle mani e all’addome quando mio marito ha cercato di difendersi.” Una brutta avventura per il tassista cosentino che da più di vent’anni guida la sua auto bianca con mille difficoltà tra tasse e autorizzazioni onerose e la concorrenza del servizio pubblico e dei colleghi abusivi. La moglie del Signor Antonio è arrabbiata chiede maggiori controlli e tutela per chi lavora in regola, tra un mesetto suo marito tornerà in strada e dopo questa brutta avventura niente sarà come prima: “Preoccupati sì, ma tornerà al lavoro, se no che mangiamo”.

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