Bimbo preso a calci, autore fratello di un pentito

Anna Franchino


Sono stati i fratellini di 14 e 10 anni a riconoscere l’uomo che ha aggredito con un calcio il bimbo di tre anni a Cosenza, davanti la Questura i ragazzini hanno richiamato l’attenzione della mamma che è corsa dentro a raccontare tutto agli agenti. L’aggressore è stato riconosciuto anche da alcuni passanti e grazie alla ricostruzione fatta dai poliziotti che hanno visionato le telecamere di videosorveglianza poste lungo il corso principale della città dei Bruzi, è stato denunciato. L’ulteriore conferma poi è arrivata dai fratellini del bimbo che hanno riconosciuto il 24enne, che secondo quanto si apprende è il fratello di un pentito di camorra e si trovava insieme alla sua famiglia in un luogo protetto nel cosentino. Marito e moglie dopo le testimonianze di coloro che hanno assistito increduli alla scena sono stati denunciati ed immediatamente allontanati dalla Calabria per motivi di sicurezza in un’altra località protetta. I due hanno aggredito pochi giorni fa il bimbo extracomunitario di tre anni reo di essersi avvicinato troppo alla carrozzina della figlia neonata. Il piccolo è stato immediatamente soccorso da alcuni passanti e trasportato all’ospedale Annunziata di Cosenza dove è stato dichiarato guaribile in un paio di giorni. E’ rimasto turbato dall’aggressione subita, così come i suoi familiari, un gesto inspiegabile… il bimbo e la sua famiglia hanno ricevuto la solidarietà ed il sostegno di autorità ed istituzioni fra cui anche il Garante per l’Infanzia della Regione Calabria che ha definito questo episodio raccapricciante, “davanti ad un gesto tanto violento – ha detto Antonio Marziale – bisogna domandarsi se gente così sia in grado di adempiere ai propri doveri di responsabilità genitoriale”.

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