Collabora con giustizia, minacciato da madre e zia

Rosalba Baldino


Quando Emanuele Mancuso ha iniziato a collaborare con la DDa di Catanzaro, contribuendo all’operazione Rinascita – Scott, la sua famiglia ha fatto di tutto per dissuaderlo. Prima con le buone, poi con le cattive. E queste ultime hanno toccato gli affetti più intimi dell’ex rampollo del casato mafioso di Limbadi: la figlioletta appena nata. Ecco perchè il giovane pentito ad un certo punto ha iniziato a titubare ma non ha ceduto. Adesso, per quelle minacce, i carabinieri di Vibo Valentia , con il coordinamento della DDa di Catanzaro , hanno arrestato mamma e zia del giovane, Giovannina del Vecchio, di 51 anni e Rosaria Del Vecchio (54) poste ai domiciliari. L’ordinanza è stata notificata in carcere anche al fratello del collaboratore , Giuseppe Salvatore Mancuso detenuto da alcune settimane, dopo un anno di irreperibilità. Complessivamente le persone indagate sono dieci ma per gli altri il gip non ha emesso un provvedimento. Tra loro anche Pantaleone Mancuso di 58 anni, detto “l’Ingegnere”, padre del pentito

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